Secolo d’Italia – L’omaggio della Camera a Pino Rauti, l’innovatore della destra italiana

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L’aula di Montecitorio ha commemorato ieri Pino Rauti, l’ex segretario del Msi scomparso lo scorso 2 novembre all’età di 86 anni e deputato dalla VI alla X legislatura. Hanno preso la parola, per ricordare un’esponente così influente della destra politica, i deputati Fabio Granata, Paola Frassinetti e Silvano Moffa, tutti e tre in gioventù aderenti alla componente rautiana del Msi.
Purtroppo il resto dell’aula, dal centro all’estrema sinistra, ha accolto con indifferenza un’occasione per ricordare un collega morto e che sarebbe stata importante per approfondire il pensiero di un leader che aveva anticipato la necessità di andare oltre le etichette politiche che rimandano allo scorso secolo.
Il presidente della Camera Gianfranco Fini, parlando della personalità di Rauti, ne ha sottolineato lo spessore culturale e lo stile nel rapportarsi con gli awersari, e ha parlato della sua propensione ad affrontare le questioni poste dalla modernità con l’attenzione all’ecologia, al Terzo Mondo e con la difesa delle culture popolari.
Fabio Granata, del gruppo di Fli, ha detto che la storia di Pino Rauti è una di quelle che meglio si presterebbe a scrivere un romanzo, il romanzo «delle aspirazioni migliori della destra». Ai giovani che lo seguivano Rauti ha insegnato «la passione per l’impegno politico fatto di studi ed analisi, di idee e non solo di propaganda». Granata ha richiamato anche il suo ruolo storico, nella seconda metà degli anni Settanta, quando Rauti incoraggiò la destra a liberarsi dalla logica degli opposti estremismi, dalla sterile nostalgia, dall’anticomunismo di maniera.
Paola Frassinetti, del gruppo Pdl, ha sottolineato che Rauti è stato I’«innovatore» della destra in Italia, un pungolo per andare al di là della «demagogia chiassosa e populista». «Avere indicato a tanti giovani la strada del dialogo con gli avversari politici, rompendo la spirale di odio, penso sia stato il suo più grande merito storico – ha aggiunto Frassinetti – “Andare oltre”, non a caso, è il titolo di una sua mozione congressuale, e lui, oltre la volgarità della piccola politica e i ricatti della quotidianità dei partiti, ci è sempre andato».
Silvano Moffa ha voluto, nel suo intervento, ricordare il lavoro di “semina” che Rauti ha compiuto con i suoi libri, con i suoi discorsi e con le riviste da lui fondate come “Linea”, un impegno culturale che doveva traghettare i giovani dalla piccola politica dei recinti alla grande missione metapolitica di trasformazione della società.
Infine anche il deputato Giancarlo Lehner ha preso la parola per rendere omaggio a Rauti ricordando che, pur proveniendo dalla storia del Psi, aveva avuto modo di apprezzare la disponibilità al dialogo di un leader che conosceva bene il percorso del socialismo europeo.

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