E’ “allarme Roma”, anche se non lo dicono


Nonostante tutte le dichiarazioni ufficiali – rassicuranti – Roma sta diventando come Napoli, quanto ad ordine pubblico e sicurezza, e quanto a criminalità.

Anche perché molti “atti” delinquenziali vanno ben al di là del singolo episodio; per quello che dimostrano quanto a “retroterra” e precedenti specifici.

Come dimostra ad esempio – ma è solo uno dei tanti esempi disponibili – quanto è stato scoperto a proposito degli autisti della linea “01” nella zona di Ostia: per lavorare tranquilli, gli autisti dovevano pagare personalmente un “pizzo” di 50 euro al mese; altrimenti erano aggressioni di una banda; e pugni e calci e insulti incessanti.

Due autisti sono finiti in ospedale; altri 5 se la sono cavata con qualche percossa. Alcuni dei facinorosi, pretendevano che l’autobus si fermasse sotto la loro casa per scendere più comodamente.

Nella zona di Ostia d’altronde c’è una vera e propria invasione di nomadi e di extracomunitari. Per riportare un minimo d’ordine nei pressi di Ardea, sulle dune del Lungomare detto “dei Troiani” c’è voluto il “rastrellamento” di 30 ettari di macchia mediterranea per sgombrare attendamenti vari sorti in riva al mare. Dodici stranieri arrestati; erano bulgari e tunisini, palestinesi e marocchini.

Ma dicevamo della criminalità dilagante. Ecco cosa abbiamo letto nelle cronache recenti; fatti e fattacci avvenuti in appena due-tre giorni:

>       romeno, ventiduenne, immigrato clandestino, arrestato in un supermercato di Anzio per furti vari; aveva minacciato di accoltellare un sorvegliante.

>       Rapina con “taglierino” alla gola nella Banca di Roma ad Ostia Antica; due rapinatori, 10.000 euro rubati.

>       Rubano un TIR e sequestrano un camionista tedesco. Poi arrestati 6 romeni di un campo-nomadi presso Settecamini.

>       Intervento della P.S. a Villa d’Este, al centro di Tivoli, lo avevano chiesto i negozianti della zona, dopo molti furti, fermati 6 arabi.

>       Polemiche e comunicati di protesta dei poliziotti dell’OSPOL di Via della Consolazione: i fermati vengono “nutriti” a pizze e Coca Cola per 9 euro al giorno: “meglio di noi agenti municipali che restiamo di guardia magari senza vitto per 24 ore di seguito”.

>       Un pregiudicato “evade” dai domiciliari e va ad accoltellare un suo conoscente al Tuscolano.

>       Venti famiglie africane occupano uno stabile sfitto a Piazza Porta Maggiore, a Roma, si sono trasferite lì da un palazzo occupato in Via Collatino dove “non si vive più perché ci sono più di 700 persone”.

>       In arresto 5 persone della “banda delle Poste”, sale a 98  il numero delle rapine seguite dalla P.S. di Roma dall’agosto del 2004; 115 le persone arrestate.

>       Pistola alla tempia per 3 euro ad una suora uscita dal convento a far spesa a Via Moncenisio a Monte Sacro; i passanti – era l’alba – “passano indifferenti”. Presa a calci la suora, il malvivente – ventisettenne con vari “precedenti” – rapina la borsetta ad una studentessa. Nella casa del rapinatore trovate 1.000 pasticche di ecstasy.

>       Agente municipale di 56 anni tenta di uccidersi gettandosi nel Tevere, a Castel Giubileo. Lo salva un caposquadra dei Vigili del Fuoco. Ha detto di “non farcela più con quel poco che guadagniamo.

>       Sta diventando una “battaglia” il tentativo di allontanare di almeno 30 metri i venditori abusivi dalle uscite della Metropolitana. Diciotto aree sono state messe “sotto controllo” fra di esse anche Via Condotti; nei giorni festivi “occupata” da centinaia di venditori. Protestano migliaia di abitanti da Castel Sant’Angelo a San Pietro: qui è diventato un suk arabo.

>       Arrestato un primo piromane; al suo processo è esploso in grida inconsulte. A Roma in pochi giorni sono state bruciate oltre120 auto.

>       Un rumeno ucciso a calci e pugni durante una lite per il giaciglio, in un “campo” a via Via Pisoniano; fermati alcuni connazionali.

E potremmo continuare – aggiornando ogni 24 ore – per pagine e pagine. Diciamolo con molta fermezza e altrettanta chiarezza al Governo ed al Viminale, e ai suoi “dintorni” operativi e che tali dovrebbero essere: Roma non sta affatto secondo quanto la definiscono le tranquillizzanti prese di posizione ufficiali, che poi – attenzione – finiscono col fare il gioco di Veltroni.

La vera situazione è molto più grave e tutti farebbero bene a seguire le cronache correnti!

Pino Rauti