Alta Punteria: la “masoterapia”

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[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Via, via dallo smog dal traffico sempre bloccato: qui ci si cerca – e si trova – il benessere c’è la “masoterapia”; e che in montagna ci stà benissimo anche chi non vuole o non sa sciare. “Qui Touring” – il mensile di turismo che può sottotitolarsi il “più diffuso in Italia” – invita in Alta Punteria, (B2), nel cuore dell’Alto Adige.

“Andare in Alta Pusteria è un po’ come essere invitati a una di quelle feste che organizzavano una volta nelle corti dei re d’Europa. Ricche adunate di teste coronate, conti e visconti, che si tenevano in grandi palazzi un po’ fuori mano, dove una volta entrati in ogni salone si trovava una sorpresa. E salone dopo salone ci si perdeva in una realtà da lasciare a bocca aperta. Ecco, arrivare in Alta Pusteria dopo aver abbandonato l’autostrada del Brennero e aver percorso una cinquantina di chilometri della strada statale,è come addentrarsi in quei saloni fastosi e ben frequentati: si continua a emettere una lunga serie di convinti “oh” di meraviglia. Il perché di tanto stupore è presto detto: basta guardarsi intorno. È come se si fosse in un teatro: le Dolomiti di Sesto fanno da scenario ai “masi”, immersi in boschi di abeti e paesini di legno dove si conta un geranio per ogni balcone, ovviamente di legno. Tanto che alle volte viene il sospetto che tutti gli abitanti ricevano un lauto contributo dal Comune per tenerli ordinati e fioriti sei mesi l’anno. Così non è, assicurano i locali. E allora, per forza di cose, si inizia a pensare a quanto conti la cultura in cui si cresce nella conservazione del paesaggio e delle tradizioni e tempo cinque minuti si finisce col sospirare “certo che vivere qua non sarebbe male”. Tirate le somme ci si accorge che forse tocca accontentarsi di un fine settimana ogni tanto e, dunque, invece di star lì a pensare, è meglio darsi da fare, dedicandosi a una delle decine di attività che si possono svolgere da queste parti. Perché poi, quel che stupisce, oltre al paesaggio che pare uguale a quello che si trovava fotografato sulle scatole di cioccolatini svizzeri che regalavano le vecchie zie negli anni Ottanta, è l’incredibile quantità di possibilità che offrono paesi di 3mila anime come Villabassa, San Candido o Dobbiaco. Tutti Comuni con più posti letto che abitanti. Una volta robusti presidi militari sul confine austriaco e oggi tranquilli paesi a vocazione turistica.

E da queste parti con il turismo ci sanno davvero fare. Così, se è vero che la maggioranza delle persone viene fin quassù per sciare in inverno, fondo o discesa, ci sono chilometri di piste che aspettano. – Scrive ancora Tino Mantarro – Qualche creativo urbano in vena di efficaci neologismi ha già battezzato queste attività montane eminentemente altoatesine come masoterapia. Che grossomodo vuol dire godersi la vita coccolati di tutto punto, avendo cura di ammirare il paesaggio, passeggiare con intensa rilassatezza e prenotare alcuni dei ristoranti che si trovano nella zona…

Ovvero le fattorie montane, un tempo unità sociale minima delle comunità alpine e oggi centro di ospitalità, a metà tra 1’agriturismo e il bed & breakfast. Grandi casali di legno con fienile, stalla, orto e stanze per famiglia, che spesso si trovano in posizione panoramica, dispersi tra boschi e radure verdi dove fermarsi a tirare il fiato dalla vita e dai pensieri. Insomma, per fare tutto questo un giorno solo è poco, due pure. I primi concreti benefici si vedono dal terzo giorno, quando tra gli ospiti si sentono frasi del tipo: “Non ero così rilassato da quando andavo in vacanza da bambino…”.

Gli indirizzi: Maso Glinzhof, San Candido. In posizione incantevole di fronte alle Dolomiti, agriturismo con varie camere, ottima cucina e una calma invidiabile. Tel. 0474.913448; www.glinzhof.com. Sport&Kurhotel Bad Moos, Sesto. Grande albergo costruito intorno alle antiche sorgenti termali, giusto alla fine delle piste da sci. Tel. 0474.713100; www.badmoos.it.

Hotel Adler, Villabassa. Arrivando sembra di entrare in una locanda medievale, l’accoglienza è calorosa come doveva essere un tempo, il cibo ottimo e ben presentato. Tel. 0474.745128; www.hoteladler.com. Maso Lechner, Braies. Un grande maso dove si produce formaggio di capra e di mucca, che offre anche ospitalità in appartamento. Tel. 0971.986099; www.pragserkaese.com.

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A caccia di erbe. In Alta Pusteria, in mezzo a tanta natura anche ai più appassionati frequentatori delle farmacie viene il sospetto che da queste parti si possano nascondere rimedi salutari e naturali. Un sospetto che l’energica frau Maria Mairhofer aiuta a sciogliere accompagnando i suoi ospiti in cerca di erbe medicinali nei boschi vicino casa, poco sopra Villabassa. Una volta completata la raccolta Maria nel suo maso – che è anche un’azienda agricola organica e biologica insegna a preparare unguenti, grappe e altri rimedi naturali per curare qualsiasi disagio del fisico.

Volendo si può anche dormire. Maso Unterstein a Villabassa, tel. 0474.745169.

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