Appello ambientalista lanciato dal Pontefice


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“Salviamo il mondo dal degrado” ecco l’allarme ambientale lanciato dal Papa da Castelgandolfo; e si tenga presente – ha aggiunto il pontefice – che dal degrado ambientale “sono danneggiati soprattutto i poveri”. E il 1 settembre, in tutte le chiese del mondo cattoliche. A questo problema sono state dedicate le preghiere dei fedeli. “Il creato, grande dono di Dio, è esposto a seri rischi da scelte e stili di vita che possono degradarlo. Bisogna averne cura, senza dilapidare le risorse e condividendole in modo solidale”; questo, in sintesi, il pensiero del Papa. Che a noi sembra importante come, d’altronde, tutto quello che dice un Papa sia soprattutto significativo, con riferimento a quello “scelte” e a quegli stili di vita”che espongono il mondo dal vento al degrado;scelte e «stili» che sono quelli propri al liberal capitalismo selvaggio che sta imperversando nel mondo; ma senza dimenticare un altro dato di fatto consegnato alla documentazione storica; e cioè che anche il marxismo inteso come scelta e stile di vita, fu all’origine del degrado ambientale in tutto il “mondo” che si trovò ad essere soggetto alla gestione marxista del territorio, specie in Europa e da quei paesi del baltico, sino alla Siberia. Fu ed è. Perché anche adesso ancora nella Cina sterminata dove il potere centralizza comunista nei simboli e nelle tecniche decisionali si intreccia nella prassi del liberalcapitalismo più sfrenato. Il degrado ambientalista sta raggiugendo vertici devastanti; che sranno pagati duramente da molte genarazioni future. E quindi appare davvero ridicola e terribilmente meschina la «adesione» espressa dal ministro all’Ambiente, Pecoraro Scanio e dal capo gruppo dei Verdi alla camera, Angelo Bonelli:ambedue, visto che continuano ad essere marxisti e comunque di Sinistra, debbono prima ricordare quelle furono le colpe enormi i veri espropri “delitti” commessi ai danni l’ambiente, del territorio, delle biodiversità e via dicendo dal potere comunista, sino in Etiopia, in Angola e a Cuba.

Del resto – nota su “IL CORRIERE DELLA SERA” Bruno Bartoloni – l’iniziativa è nata proprio a partire da considerazioni sociali e di giustizia. E’ stata infatti ideata nell’ambito della commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace presieduta dal vescovo di Ivrea, monsignor Arrigo Miglio, alla quale si è associata la commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, presieduta dal vescovo di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, per dare un carattere interconfessionale alla campagna di sensibilazione.

Lo scorso Luglio Benedetto XVI in una lettera al patriarca ortodosso di Costantinopoli Bartolomeo I aveva insistito su questo aspetto:«il compito di porre l’accento su un ‘opportuna catechesi a riguardo della creazione,per richiamare il senso ed il significato religioso della sua salvaguardia, è intimamente connesso al nostro dovere di pastori e puo’ avere un importante impatto sulla percezione del valore stesso della vita e sull’adeguata soluzione dei conseguenti ineludibili problemi sociali».

Le Commissioni Episcopali ricordano come e detto nella Bibbia, che « L’uomo non è padrone assoluto della terra:essa gli e data come dono,da coltivare e custodire in fedeltà». E’che « Il Creato è il primo grande dono di Dio, la prima radicale espressione del suo amore potente:un cosmo ordinato e prezioso, capace di sostenere quella realtà misteriosa e fragile che è la vita».Da questi stessi richiami biblici Papa Ratzinger era partito lo scorso giugno per denunciare «il gemito della creazione» causato «dalle molteplici forme di abuso della terra».