Lunedì 12 febbraio, ore 12:00 – Cardinale: incontro con la cittadinanza e deposizione di un mazzo di fiori in Via Pino Rauti


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Presentazione del libro “L’AQUILA E LA FIAMMA” di Nazzareno Mollicone - Domenica 21 gennaio 2018, ore 10:30 – Bergamo, Sede Provinciale Fratelli d’Italia, Via Locatelli 7


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Presentazione del libro “L’AQUILA E LA FIAMMA” di Nazzareno Mollicone - Sabato 20 gennaio 2018, ore 15:30 – Parma, Hotel Mercure Parma Stendhal, Via Giambattista Bodoni 3


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CorriereSalentino.it – Alezio, riflessioni sulla storia del MSI. La figlia di Pino Rauti: “Chi voleva mio padre morto, ha perso allora e ha perso oggi”


 

 

di Julia Pastore

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ALEZIO – Alla fine l’evento censurato dagli antifascisti di Parabita si è svolto tranquillamente: si è risolto tutto in una chiacchierata sulla storia del Movimento riconosceva in Pino Rauti, raccontata sapientemente da Nazareno Mollicone, militante del movimento, sindacalista, giornalista e Maestro del Lavoro, classe ’39, che con ‘L’Aquila e la Fiamma’ ricostruisce le vicende storiche del gruppo rautiano dal 1951 al 1991. Non è una semplice ‘operazione nostalgia’, ma un ritorno sui temi che Pino Rauti, da giornalista e storico aveva già anticipato: l’indipendenza europea, la lotta all’arroganza dei poteri finanziari, gli effetti devastanti della globalizzazione selvaggia, l’immigrazione, la politica sociale, l’edonismo e la decadenza della società contemporanea, la nuova Russia, il fallimento del comunismo, il risveglio dell’islamismo e l’ambiente. Tutti temi vivi oggi, ma dibattuti anche in quegli anni di grandi scontri ideologici.
Il padre di “Ordine Nuovo”, del resto, ha sempre spiegato che bisognava andare oltre la destra e la sinistra, motto che di recente prova a riprendere qualche politico locale con una passata militanza tra le file giovanili del movimento. “Non eravamo una forza conservatrice né un filone del socialismo: avevamo una filosofia specifica e originale, una nostra concezione della vita” – spiegò Pino Rauti in tempi non sospetti. In questa frase c’è il superamento degli schemi politici, che esauriscono tutto nella lotta tra socialismo e conservatori o capitalisti. La corrente del Msi che faceva capo a Rauti affrontava tematiche specifiche perorando la causa della difesa della famiglia, delle proprie radici e della propria identità nazionale. La figlia dell’eterno antagonista nel partito che era guidato da Almirante replica alle polemiche di questi giorni bacchettando tutti gli allarmisti: ci spiega che l’Italia non è mai cambiata, è andata avanti sempre così.
“Anche noi, come gli antifascisti, che ancora esistono, siamo qui a presidio. Ma il nostro è un presidio sano, volto ad ascoltare pagine di cultura – spiega Isabella Rauti – Qualcuno falsa i dati di una sorta di sondaggio che è stato fatto, rivelando che esisterebbe la minaccia di un ritorno al fascismo e che in particolare un italiano su due avrebbe questo timore.
In realtà, non si può sostenere che faccia più paura l’interruzione a Como (dove un gruppo di skinheads ha costretto tutti ad ascoltare la lettura di un volantino), che è una prepotenza, sì, ma non è una violenza, piuttosto che una bomba anarchica come quella che è stata esplosa a Roma. Io vorrei dire loro: state attenti, perché quando si cacciano le streghe, le streghe prima o poi si trovano sempre. Come è vero che da sempre esistono gruppi di estremismi da entrambe le parti politiche, che però non rappresentano una
minaccia alla democrazia”.
“Chi invece oggi grida all’onda nera, volendo richiamare quella caccia alle streghe, si assume una grossissima responsabilità e dovrebbe andarsi a rileggere che cosa è statala vita di tutti negli anni ’70 – spiega Rauti – Mio padre ha avuto una storia personale molto avventurosa, da quando si avvicina a 17 anni alla Repubblica sociale fino a quando non è scomparso, dal compleanno in un campo di prigionia sino a all’essere arrestato con l’accusa terribile della strage di Piazza Fontana, a Milano.
Mio padre era anche un intellettuale, uno scrittore, un giornalista, oltre ad essere segretario di un partito. Nel libro l’autore Racconta alcune delle persecuzioni giudiziale di mio padre. Mio padre fu salvato da alcune prove: allora era un giornalista del tempo e
invece si componevano in tipografia, per cui era in redazione. Il direttore porto le prove al giudice che mio padre in redazione a comporre articoli in orari tali che gli avrebbero impedito fisicamente di essere sul luogo della strage.
Ed è così che si apre il lungo processo di assoluzione di mio padre, che probabilmente non si sarebbe salvato in altro modo. Nacquero per fortuna dei comitati spontanei ‘Rauti libero’, la campagna elettorale la facemmo noi per lui e vincemmo con oltre 100mila voti.
padre era il portavoce di una destra lungimirante su cui si sono scatenate le maledizioni della magistratura. Il centro studi Pino Rauti si propone l’obiettivo di procedere ad un’importante donazione di una prestigiosa biblioteca e la mia volontà è quella di ottenere il riconoscimento di interesse storico particolare dell’Archivio Pino Rauti. Ho censito 4800 volumi circa, ai quali bisogna aggiungere ritagli di giornale, lettere di prigionia alla famiglia, ma anche epistolari di scambio fra i vertici del partito.
L’idea è quella di realizzare delle borse di studio: la prima rivolta a studenti di giurisprudenza che esclusivamente focalizzino il loro lavoro di ricerca sugli aspetti processuali che hanno interessato mio padre; la seconda da commissionare a studenti di scienze politiche che lavorino a fondo su Pino Rauti per scrivere e raccontare il modello politico che mio padre ha messo in campo negli anni, per restituire cittadinanza storica e politica alla destra come storia italiana”. “Auspico un’unione di tutte le anime del centrodestra, perché sono fortemente convinta che solo uniti possiamo sperare in una vittoria – ha detto la segretaria cittadina di Fratelli d’Italia, Sara Durante – L’idea di questo evento nasce da una frase di Pino Rauti che mio padre mi ricorda spesso (e lo ringrazio per questo): ‘Il futuro è nelle radici’. In effetti, come potremmo immaginare un futuro senza le basi o una patria senza la sua storia? Ritengo che in questo periodo storico sia importante tornare a credere nella nostra nazione, ‘senza però andare oltre i confini della nostra storia’, come ha sostenuto Giorgia Meloni al Congresso di Trieste”.
“Voglio ufficializzare la nomina di Sara Durante a portavoce cittadina di Alezio: la sua tenacia ci porterà dei grossi risultati – ha annunciato il segretario provinciale FdI, Pierpaolo Signore – Questa settimana abbiamo dovuto rincorrere qualche scellerato che ha sabotato i nostri manifesti, apponendo ‘presidi antifascisti’. Congratulazioni anche da parte del consigliere regionale Saverio Congedo. “Anzitutto ringrazio Sara per aver accettato di guidare il partito di Fratelli d’Italia ad Alezio. Ci sono nel libro alcuni passi che sono di un’attualità sconvolgente: penso al tema dell’Islam o all’immigrazione. Gli scritti di Pino Rauti, i suoi interventi parlamentari, sono tutti pensieri di un politico illuminato e noi abbiamo il dovere di comprendere, di raccontare e di ricordare questo pezzo di storia, patrimonio della destra italiana”.
“Nutro un debito di riconoscenza nei confronti di Pino Rauti per avermi guidato nei primissimi passi di attività politica e per aver profetizzato con precisione scientifica le tematiche di oggi: quella che è l’agenda politica ed economica della contemporaneità – ha spiegato il moderatore, Vincenzo Scarpello – Questo libro è un documento storico, perché è una cronaca precisa, con nomi, cognomi, date, riferimenti fattuali, dell’Italia di oggi”. “Gli interventi di Pino Rauti oggi hanno una drammatica attualità – ha spiegato l’autore del libro – Il capitalismo internazionale, le aggregazione della grandi città, la disoccupazione giovanile, l’islamismo fondamentalista e tanto altro. Si tratta di una riflessione storica su un ‘incendiario di anime’ capace di avere uno sguardo lungimirante sul futuro. La sua lezione morale e storica è ancora attuale”.
Dunque, niente apologia di fascismo in questa conferenza, ma addirittura ne esce fuori una forte critica al capitalismo e alla società attuale: posizioni critiche nei confronti dei poteri finanziario-capitalistici che non sono lontane da quelle comuniste. Naturalmente le soluzioni di lotta sono diverse. Quindi, gli antifascisti che hanno censurato i manifesti, possono dormire sonni tranquilli: non c’erano skinheads, né gente che ha idolatrato il Duce. Si è parlato di un periodo che è venuto dopo il fascismo. Tutti i soggetti intervenuti credono nella democrazia, ma appoggiano determinati valori della destra identitaria. Niente più neofascismo, ma difesa delle proprie radici con metodo democratico. Tutte le riflessioni degli antifascisti e comunisti che vorranno essere rilasciate a questo giornale sono le benvenute. Tutto nel rispetto delle idee di ognuno, senza censure, manganelli, olio di ricino fascista o purghe staliniane.

[Fonte: CorriereSalentino.it]




Presentazione del libro “L’AQUILA E LA FIAMMA” di Nazzareno Mollicone – Sabato 16 dicembre, ore 17.30 – Opificio De Donno, Via Pirelli, Zona P.I.P., Alezio (LE)


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Segui l’intervento di Isabella Rauti
https://www.youtube.com/watch?v=hzcTCO8B9nU




Storia del Fascismo - Le interpretazioni e le origini


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di Pino Rauti – Rutilio Sermonti (Autori)

Copertina rigida
Editore: F. Diano Editore; edizione 1994
Lingua: Italiano

6 volumi:
volume 1 “Le interpretazioni e le origini” (pp. 492)
volume 2 “Verso il governo” (pp. 494)
volume 3 “La conquista del potere” (pp. 492)
volume 4 “Nascita di una Nazione” (pp. 483)
volume 5 “L’espansione e l’asse” (pp. 493)
volume 6 “Nel grande conflitto” (pp. 444)

Edizione rara
S. Cristina, Gela 1994




«Fascismo al bando» Il libro di Mollicone scatena i contrari


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[Fonte: www.facebook.com]




Rifondazione Comunista Parabita - Ieri, oggi, sempre antifascisti.


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In merito alle dichiarazioni che si sono succedute in questi ultimi giorni da parte di diversi esponenti di “Fratelli d’Italia” in occasione della promozione di una serata per la presentazione di un libro, dal discutibilissimo titolo “L’aquila e la fiamma” di Nazzareno Mollicone, riteniamo sia doveroso dire la nostra.
I suddetti rappresentanti si sono permessi di offendere l’antifascismo e il movimento antifascista basato su valori della resistenza partigiana che ha liberato l’Italia dalla dittatura fascista.
È assurdo che nel terzo millennio si debba ancora ribadire quale sia il significato profondo e l’importanza dell’antifascismo e che cosa significhi essere antifascisti.
Definire “idioti” coloro che si ispirano ai valori dell’antifascismo e non considerarne l’attualità è di una gravità assoluta e legittima tutti quei movimenti che imperversano sul territorio nazionale ed europeo e che inneggiano all’odio razziale utilizzando simboli e chiari riferimenti al nazi-fascismo.
“A volte ritornano” è proprio il caso di dirlo. Ritornano e si travestono da agnellini nascondendo il muso da lupo dietro la parola democrazia. Ritornano quando ormai il fantasma fascista nell’immaginario collettivo sembra sventato, ma la dichiarazione di un esponente nazionale di Fratelli d’Italia, (“professarsi oggi antifascisti significa essere fuori dal tempo, dal mondo e fuori dalla realtà”), fa ben intendere che, ritenendo superate alcune dinamiche socio-politiche, il pericolo alle libertà costituzionali sia dietro l’angolo considerando anche le posizioni espresse nei confronti di tematiche sociali e culturali.
In virtù delle leggi Scelba e Mancino è improponibile e inaccettabile, ma prima ancora penalmente rilevante, buttare fango sui valori e i principi che hanno guidato la resistenza grazie alla quale oggi possiamo affermare di vivere in un paese libero.
L’importanza storica della resistenza è ben diversa dal rievocare nostalgicamente alcuni periodi bui della storia. La resistenza ed i suoi effetti non vanno ricordati solo nel giorno della memoria. Il giorno della liberazione deve essere ogni giorno e spetta ad ognuno di noi fare in modo che la storia non si ripeta, fare in modo che l’ombra del passato realmente antidemocratico e dittatoriale non si avvicini al nostro Paese, nemmeno in piccole realtà come quella di Alezio.
Riteniamo ancora lo sdoganamento dei movimenti neofascisti e la critica all’antifascismo da condannare nella maniera più assoluta. I movimenti e le organizzazioni che si ispirano al nazi-fascismo devono smettere di esistere; citando chi fu vittima della dittatura fascista “il fascismo non è un’opinione come le altre, è un crimine” (G. Matteotti).
FIRMATARI
Circolo intercomunale di Rifondazione Comunista Tuglie-Parabita-Matino
Fare Sinistra Parabita
Rifondazione Comunista – Provincia di Lecce
Arci Lecce
Anpi Lecce



PiazzaSalento.it - Alezio, FdI presenta un libro sulla corrente di Rauti (compresa “Andare Oltre”): manifesti “censurati”


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Alezio – La presentazione di un libro a cura del gruppo locale di Fratelli d’Italia genera una reazione e sui manifesti dell’incontro ignoti appiccicano un foglio con su scritto “Presidio antifascista”. L’iniziativa politica è fissata per sabato prossimo alle ore 17,30 presso l’opificio “De Donno” che si trova nella zona per gli insediamenti produttivi di Alezio. Del volume “L’aquila e la fiamma: storia dell’anima nazional-popolare del Msi” edito da “I libri del Borghese” ne parleranno l’autore, Nazzareno Mollicone; la presidente del Centro studi intitolato a Pino Rauti, la figlia Isabella Rauti; il consigliere regionale (da poco ritornato in FdI-An uscendo la Fi) Saverio Congedo di Lecce; la rappresentante locale del partito Sara Durante. Il lavoro di Mollicone si sofferma in particolare sulle vicende di una corrente interna al Msi, che in vari congressi degli ultimi decenni si presentò con mozioni autonome denominate “Spazio Nuovo”, “Andare Oltre”, “Linea nazional-popolare” ispirate al pensiero rautiano.

La parziale copertura dei manifesti ha provocato la reazione degli organizzatori. “Quando è la passione e l’onestà intellettuale la spinta propulsiva, la fiamma che ti spinge a conoscere, ad apprendere, a partecipare e a metterci tutta la volontà possibile, quando il proprio nome è sui manifesti associato ad uno specifico simbolo in rappresentanza di un partito in cui credi, questi gesti di infamia, non possono che rafforzare la voglia di fare; inizia così la dichiarazione di Sara Durante. Che prosegue: “A queste persone attualmente senza volto né nome chiedo di ascoltare, di studiare, chiedo di avere l’umiltà di non credere solo nella loro verità assoluta e caratterizzante”. Durante infine stigmatizza “la loro scarsa attitudine alla democrazia e alla libertà stessa di manifestazione del pensiero”. E conclude: “Oscurare un manifesto o impedire che si svolga una manifestazione non dovrebbe essere propriamente caratteristica di chi ci vuole anche liberi e uguali, o no?”.

[Fonte: www.piazzasalento.it]




Il Foglio - La destra e la "riaccensione" della fiamma secondo Isabella Rauti


La fase due di Fratelli D’Italia spiegata con lo sguardo rivolto alla “permanenza dell’idea” che va dal Msi all’oggi

di Marianna Rizzini

Roma. “È tornata Isabella Rauti”, si è detto all’indomani del secondo congresso di Fratelli d’Italia, vedendola comparire nelle foto accanto a Giorgia Meloni e a Daniela Santanchè. Non è proprio così. Isabella Rauti, che in FdI milita non dalla fondazione ma dal 2013, negli ultimi due anni non c’era fisicamente, ma c’era. Anzi: si stava preparando sul campo alla cosiddetta fase due, quella che Meloni, a Trieste, ha descritto come trasformazione in “partito dei patrioti”. Dove fosse Rauti lo racconta…

Rauti-FDI-Intervista-a-Il-Foglio-12-dicembre-2017

[Fonte: www.ilfoglio.it]