“Viaggi e Sapori” con tante golosità


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Esce il numero di giugno di “viaggi e sapori” con 30 fine settimana di golosità. Con itinerari del massimo interesse (in Trentino – sull’altopiano di Pinè), in Sicilia (con i pescatori a Marittimo), nelle Marche (tra i sapori del Piceno); e le Guide ai ristoranti (soprattutto ai primi piatti), ai vini leggeri per le prime grigliate di stagione e verso gli alberghi al mare “dove vince la natura”. E ancora, fra tanto altro, un bellissimo servizio a colori su Cracovia, (nella stagione dei frutti di bosco e un altro servizio sulle Baleari, con gli approdi di gusto da Palma a Formentera.

Il direttore, con una nota di Vitalba Paesano, ricorda che il mensile è “in dirittura d’arrivo per il compleanno… il terzo, ormai, che festeggeremo il 12 giugno” con una “distribuzione” della Redazione “nelle diverse aziende che, su tutto il territorio nazionale hanno aderito all’iniziativa…”.

“Viaggi e sapori” – mensile – direttore: Vitalba Paesano – Abbonamento annuale: euro 30,00 – via internet (www.abbonamentionline.com) o sul c.c.p. n. 39314224, intestato a Servizio Abb.ti Mondadori. Tel. 199111999.




Il nuovo numero trimestrale “MONDO PEPERONCINO”


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Con questo numero – come sottolinea il direttore, Enzo Monaco nell’editoriale – “PIC” compie un anno; un periodo già sufficiente per un primo giudizio su questo trimestrale di “gastronomia e cultura” edito dall’Accademia Italiana del Peperoncino.

E nel numero spicco la conclusione in Spagna del “Peperoncino tour nei Paesi d’Europa”; si conclude in una zona a sud della Navarra dove ogni anno a settembre c’è una festa super-affollata che chiama a raccolta gli appassionati del toro con saga” e i fedeli della Madonna; e tutti insieme gustano il <<pimento del piquillo>>, il peperoncino – doc della Spagna.

E abbiamo, ancora: un servizio di Aldo Santini sul cacinero di Livorno; l’inchiesta – riflessione su “Peperoncino e Vino” di Marcello Coronini e Bepi pucciarelli, che ci porta ad Udine, alla “Locanda degli Amici”; Dave De Witt, collaboratore dal New Messico ci guida a scoprire gli abbinamenti del cioccolato col peperoncino “che piacevano tanto a Montezuma e agli Atzechi”. Alle rubriche tradizionali se ne aggiunge una nuova, “Dispensa Pie2 che ci presenta due novità piccanti di Sardegna e di Calabria.

“Pic – Mondo peperoncino” – rivista trimestrale – Red.ne: Via Gullo, 1 – 87023 Diamante (CS) – 0985-81130 – Fax: 0985-877721 – 1 copia: euro 7,00 – Abbonamento annuale (4 numeri), euro 25,00 – Versamenti sul c.c.p. 15531874 intestato all’Accademia Italiana del Peperoncino.




Al nuovo Museo Sforza salta fuori Mussolini


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Mussolini… Mussolini. Lo si trova anche dove uno meno lo si aspetterebbe. E a leggere con attenzione quanto circola in giro nella stampa, se ne impara, su di lui, un al giorno. Ecco l’esempio più recente. Esce su “La Repubblica2 del 18 aprile scorso un articolo di Paolo Vagheggi sulla riapertura, a Milano, della Pinacoteca del Castello Sforzesco, con una bella intervista a Mauro Natale, che del ritrovato Museo e del suo nuovo “allestimento”, sarà il curatore principale. E che infatti ha curato da par suo – insieme al direttore dei Musei d’arte, Ermanno A. Arslan, al Conservatore, Laura Basso e al museografo, Walter Salumieri – una prima “scelta” di 230 opere.

Il giornalista – alla fine dell’intervista – che va letta tutta perché piena di notizie culturali di eccezionale interesse – ricorda a Mauro Natale come, a metà degli anni Trenta ci sia stata “una vera battaglia” per quelle collezioni e come “una colletta popolare…”. Mauro Natale lo interrompe e ricorda a sua volta: “La famiglia Trivulzio aveva una collezione straordinaria che cercò di acquistare la città di Torino. I milanesi, quando si accorsero di quanto stava accadendo, si precipitarono da Mussolini e riuscirono ad avere l’autorizzazione per l’acquisizione. Torino protestò e in cambio arrivò nel capoluogo piemontese il ritratto di Antonello da Messina e il libro con le miniature di Van Eyck. Ogni pezzo della Pinacoteca ha una storia…”.

Esatto Proprio così. Ogni “pezzo” ha una sua storia; ha alle spalle una vicenda specifica che andrebbe raccontata. Ma a noi fa piacere che “dietro” una delle più importanti e significative di quelle vicende, a beneficio di Milano e di Torino, salti fuori il nome di Mussolini.

U. Giusti




Il “mare in memoria”. DONARNEZ: RITORNANO I VELIERI TRADIZIONALI


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Ritorna alla grande il Porto – Museo di Dornanez, in Bretagna. Con una serie di iniziative all’insegna del “Mare per Memoria”, che è poi la filosofia, diremmo la cultura di questo splendido punti di riferimento per migliaia di velieri “tradizionali” e per tante leggende bretoni.

L a sua baia maestosa, destò l’entusiasmo di Marcel Proust che vi ammirava “i tramonti più belli del mondo” e vi seguiva i ritrovamenti degli antichi ruderi romani al largo del sito del Plomarc’h.

All’inizio dello scorso secolo, Donarnez contava 5.000 pescatori che andavano a caccia di tonni e di aragoste fino al largo della Mauritania. “Cento anni dopo – leggiamo su “Le Monde” in un articolo dell’inviato speciale, Gerad Albouyre restano appena 200. per provvedere alle necessità delle fabbriche conserviere locali.

E’ stata una rivista, a salvarla; caso unico – crediamo – non solo in Francia ma in tutto il mondo. La rivista “Chasse – Marée” – assai modesta all’inizio ma poi cresciuta sino a diventare in pochi anni un fascicolo corposo, magnificamente illustrato a colori. Una rivista che lanciò, con immediato e si può ben dire, colossale successo le “feste” – iniziate nel 1986 e poi sboccate, dal 1992, sulle “grandi adunate dei velieri tradizionali”, che si tengono ogni quattro anni a Donarnez e a Brest (con la collaborazione della squadra della Marina Militare) e che vedono la partecipazione di navi a vela da tutto il mondo.

Quest’anno – dal 29 aprile all’8 maggio – sono i velieri “Dragon” ad essere l’epicentro della manifestazione per il Sesto Gran Premio intitolato al “Petit Navire”. E di velieri di quel tipo ce ne saranno circa un centinaio; e tra i partecipanti un “gran nome”, quello del danese Poul-Richard Hoj-Iensen, campione olimpionico nel 1976 e nel 1980, campione del mondo e quattro volte campione d’Europa. Accanto a lui, Louis Urvoj, presidente della Società delle Regate, il principe consorte della Danimarca, di Bruno Peyron e dell’accademico Erik Orsennà.

Esposizione aperta al pubblico, al “Porto Museo”, con tutte le antiche botteghe dell’artigianato in piena attività. “Port-Musée” – Place de l’Enfer – 29100 Donarnez – Francia. Tel. 02.98926520 – Fax.02.98920541.




La storia scritta nelle pietre. ED ECCO LE NUOVE SCHEDE DEI “CASTELLI D’EUROPA”


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Arrivano – agli abbonati, come siamo noi, da anni – le nuove “schede” dei Castelli d’Europa – Misteri, storie e leggende scritte nella pietra, come dice il sottotitolo della pubblicazione.

Schede bellissime, come al solito; e non solo in termini grafici perché patinate e a colori ma per i contenuti che davvero spaziano su un retroterra antico e su “radici” lontane affascinanti.

In questo “numero” abbiamo, già pronte per essere inserite negli appositi “volumi”, le storie di 30 Castelli europei, da Avio (in Italia) a Vischering (in Germania), da quella che fu, nel Trecento, la fortezza dei signori di Castelbarro, centro di un piccolo ma prospero “Stato” feudale esteso su una ventina di castelli e borghi alla rocca vescovile di Gerhard Von der Mark, dotato di insolito sistema di fossati e accorgimenti difensivi e con il suo famoso “vallo” davanti all’edificio esterno; famoso perché il suo sbarramento, “in tempo di pace forniva energia idrica, mentre in caso di pericolo poteva essere sommerso e diventare così impraticabile”.

“Castelli d’Europa” – Dir.re: Pietro Boroli – Red.ne: Via G. da Verrazano, 15 – 28110 – Novara; euro 18, 89 – Pubblicazione mensile.




Itinerari in bici. LAZIO: SUL SENTIERO DEGLI “ANTICHI BRIGANTI”


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Anche nel Lazio – come in tante altre terre del Sud – hanno riscoperto il “Sentiero dei Briganti”, degli antichi briganti. E la stanno valorizzando all’insegna del turismo culturale.

Si trova “nel punto in cui si incrociano i confini di Toscana, Umbria e Lazio”; ed è da lì che comincia – come scrive Enrico Carracciolo in un bell’articolo, illustrato da splendide foto, su “Itinerari – in bici” del maggio scorso – è da lì che ha inizio “un viaggio straordinario”.

Si comincia nei pressi d’Acquapendente e si può viaggiare “due giorni e 100 Km. nel cuore del Far West italiano, terra di antichi briganti; leggende e storie verissime. La mountain bike riscopre la sua originaria vocazione nella cornice dell’Alta Tuscia laziale…”dove si trovano, fra l’altro pietre laviche ricoperte di muschio (siamo nella Selva del Lasnone) tra le quali imperversano i briganti Tiburii, Fioravanti e Biscarini.

Resistono validamente tante manifestazioni, tra le quali la festa della Madonna del Fiore con la manifestazione “dei pugnaloni” ad Acquapendente.

Ricchissima anche l’enogastronomia della zona, con l’Aglio rosso di Procedo, il cece di Talentano, il “fagiolo del Purgatorio” di Gradoli, la famosa lenticchia di Onano e il farro di Acquapendente, prodotto sin dal tempo degli Etruschi.

“Itinerari – in bici” – 1 copia, 2,70 euro.

Editore Fioratti – Direttore Paolo Fioratti; Dir.re ed.le Delia Iunod – Via Mamuzio, 15 – 20124 Milano.




Su “Meridiani”, tutto sul Delta del Po


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Abbonati da anni a “Meridiani” ne apprezziamo – oltre ai contenuti, documentatissimi, da vero incitamento al turismo culturale – oltre alla grafica, eccellente – la tempestività. Per cui adesso, è primavera ed ecco un numero bellissimo sul Delata del Po, con allegato una carta-fascicolo sul dove poter fare “birdwatching”, che poi significa guardare e ammirare – senza sparar loro addosso! – migliaia e migliaia di cervelli. Ce n’è – nell’opuscolo – un elenco infinito, davvero sorprendente per chi non segue da vicino questi autentici “mondi”.

Davvero “mondi”, tanto sono variegati e diversi, oltre che complessi in quanto ecosistemi ancora vivi e validi.

Il Delta del Po Emilia-Romagna-Veneto – questa è la sua indicazione precisa – va dall’ultimo tratto del fiume Adige alle tante “magnifiche braccia” del Delta “attivo”: dune fossili e golene, lagune e valli da pesca, spiagge dell’antica macchia mediterranea e modificati nel tempo da interventi di bonifica con argini, pioppeti e coltivazioni tipiche”. E al delta “attivo” si affianca quello “fossile”, con le foci di vari fiumi appenninici (Reno, Lamone, Fiumi Uniti e Bevano) e le magnifiche “zone umide” lungo la costa adriatica e nell’immediato entroterra“come la Sacca di Goro, le Valli di Campotto e di Mandriole ricche di macchie boschive, come il Gran Bosco della Mesola e le pinete di San Vitale e Classe”.

Per saperne di più:Centro di recupero dell’avifauna – Garzaia di Codigoro (333-3615278) e di recupero della fauna selvatica: Polesella – Loc. Raccano (PC): 339-4682583 Centro e Musei: Civiltà contadina; Porto Tolle – Cà Tiepolo, Centro San Basilio: Ariano nel Polesino, Giardino botanico litoraneo: Rosolina – Porto Caleri (RO); Museo della Bonifica: Taglio di Po – Cà Vendramini (RO); Centro educazione ambientale: Castello Estense – Mesola(FE); Manifattura dei Marinati: Comacchio (FE); Museo Valli di Argenta (FE); Museo Ornitologico: S. Alberto (RA); Casa Monti – Centro visite Alfonsine: Alfonsine (RA); Informazioni “Cà-Vecchia”: Ravenna – Pineta s. Vitale; Saline di Cervia-Cervia (RA).

Ha davvero ragione il direttore, Federico Bini che nell’introduzione scrive che queste zone sono “un ecosistema che è essenzialmente degli animali e delle piante”; è un mondo che alla fine “non ci appartiene e dunque va accostato con il rispetto (l’umiltà anche di qualcosa che non è propriamente <<nostro>> e che dobbiamo ancora conoscere, capire…”; e per scrivere queste pagine “abbiamo ascoltato il fiume…”.

Meridiani” – Dir.re.: Federico Bini – Vice: Antonio Petrich – Seg.ria di Redazione: Elena Lazzaroni – Ed.le “DOMUS” – Giovanna Mazzocchi Bordone – Via G. Mazzocchi, 1/3 – 20089. Rozzano (MI). Per abb.ti: numero verde 800-001199.




Su un gigantesco cratere tutti i Castelli Romani


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Pochi lo sanno ma la maggior parte delle zone verdi (prati, vallate e fitti boschi) dei Castelli romani “poggiano” su un gigantesco cratere vulcanico; d’epoca del Quaternario.

La particolarità è data dal fatto – come abbiamo letto di recente in una nota di Katy Caratozzolo, sul “Corriere della Sera” – che oggi l’edificio vulcanico della zona dei laghi romani occupa un’area di circa 1.500 Kmq. La cui forma è quella di un tronco di cono alto è il Maschio delle Faete (956 m.)…”

Di tutto il tracciato “la Via Sacra, antica via romana, è l’unico tratto in basolato…”

Dalla cima del Monte Cavo, “si potranno apprezzare i panorami sui laghi di Nemi e Albano, anche detto Castel Gandolfo e su tutta la zona circostante che presenta ampie zone boschive di castagni e querce. Il lago di Castel Gandolfo è formato dalla fusione di due antichi crateri vulcanici, il che gli conferisce una forma ellittica, l’alimentano polle subacquee e ha un emissario artificiale, scavato dai romani, presso Castel Gandolfo, nel 398-97 a.C….”.




Italia: straordinaria eccellenza “PENISOLA DEL TESORO” RIPRENDE CON IL T.C.I.


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Siamo, quest’anno, alla sesta Edizione della “Penisola del tesoro”, una delle più partecipate e riuscite iniziative del Touring Club (T.C.I.) che propone ai suoi Soci, l’occasione non solo di incontrarsi e di conoscersi, ma, insieme, di visitare e di “vivere” i tanti luoghi d’arte e cultura “degni di essere meglio conosciuti e, in molti casi, addirittura scoperti”.

Come socio – prima ancora che come Presidente Roberto Ruozi scrive in merito una dettagliata lettera – circolare, sottolineando che, in sei anni, “abbiamo messo il cono di luce su mille punti di straordinaria eccellenza del nostro Paese. Ma potremo continuare all’infinito, tanto è Italia di notevoli gioielli da scoprire o riscoprire.

Se Lei è tra le migliaia di Soci che abitualmente partecipano a questa nostra iniziativa – scrive ancora il presidente Ruozi – non ha bisogno di altri argomenti. Se per qualche motivo non ha mai vissuto una tappa della “Penisola del Tesoro”, il mio invito è, questa volta, a partecipare, perché sono certo che ne trarrà motivi di interesse e gradimento.

Domenica 15 maggio la “Penisola de Tesoro” torna nel Lazio, precisamente a Civita Castellana, storica cittadina della Tuscia. Un interessante programma di visite guidate – realizzato con la preziosa collaborazione del Comune di Civita Castellana e dell’ APT di Viterbo – ci condurrà alla scoperta dei luoghi storici, dei più significativi edifici monumentali e delle tante attrattive ambientali di questa cittadina, tutta da percorrere e scoprire.

Ma la giornata offre molti altri motivi per intrattenersi piacevolmente in città: appuntamenti musicali, con un concerto bandistico e un suggestivo concerto polifonico nella magica cornice della chiesa di San Gregorio; incontri con le più genuine tradizioni popolari con una rappresentazione del Palio degli Anelli e una esibizione del Gruppo Sbandieratori.

Sarà anche allestita una esposizione di moto d’epoca a cura del locale Moto Club, mentre presso la vicina Falerii Novi sarà attivo durante tutta la giornata un servizio di visite guidate allestito dalla Pro Loco.

Ma non è tutto: La Met.Ro Spa mette a disposizione del Touring Club Italiano un convoglio speciale il “Trenino della Tuscia” composto da vetture d’epoca della vecchia ferrovia Roma Nord in partenza al mattino da Roma piazzale Flaminio con rientro in serata.

Sarà un’eccellente occasione offerta a tutti i soci romani per raggiungere Civita Castellana e partecipare alle tante iniziative della “Penisola del Tesoro” in tutta serenità, riassaporando il gusto di viaggiare senza fretta, per riscoprire e apprezzare paesaggi e atmosfere altrimenti, forse, dimenticati.

Su questo numero di Qui Touring, troverà ulteriori notizie e potrà conoscere le modalità e i riferimenti utili per prenotare la Sua partecipazione: potrà così trascorrere una piacevole giornata a Civita Castellana con molti altri amici del Touring alla scoperta di tanti “tesori” da apprezzare e imparare ad amare.

N.B.: La giornata della “Penisola del Tesoro” a Civita Castellana conoscerà un gustoso prologo la sera precedente a Palazzo Montalto, ove avrà luogo una cena incontro nel corso della quale mi sarà gradito incontrare e salutare tutti i soci che avranno piacere di intervenire. La serata è organizzata dal Console Touring di Viterbo Vincenzo Ceniti, La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni: Punto Touring di Roma; tel. 06.36005281




Il 19 giugno a cura del T.C.I. “ITALIA … A TUTTO VAPORE!”


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L’ evento è per tutti – scrive Luigi Paini su “Il Sole 24 Ore” – non solo per i “trenofili” il bello di «Italia… a tutto vapore!», manifestazione promossa dal Touring Club Italiano e da Trenitalia, è che non si rivolge esclusivamente agli appassionati di vagoni d’epoca e vecchie locomotive. L’importante è aver voglia di vedere, assaporare, centellinare angoli appartati d’Italia da un punto di vista assolutamente originale, ovvero dai finestrini di un convoglio composto da carrozze “Centoporte” costruite svariati decenni fa, trainato da “caffettiere” che sbuffano e fanno tanto bei tempi andati, con i loro eroici macchinisti immersi fino alla punta dei capèlli nel vapore e nella polvere di carbone.

In totale vengono proposte dieci gite della durata di una giornata: oltre alle escursioni in partenza da Milano, sono previsti viaggi in Piemonte, Abruzzo, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Campania,Emilia Romagna e Lazio.

Ecco alcuni itinerari. Per l’uscita inaugurale si attraversa la Brianza, arrivando fino a Lecco. Il 29 maggio appuntamento a Torino, destinazione Asti dopo aver toccato il Marchesato e il Monferrato.

Da non perdere la proposta dell’Abruzzo, il 4 giugno: si percorre una delle linee italiane più belle e neglette, da Sulmona a Pescocostanzo, toccando la stazione “alpina” di Campo di Giove. Tutto spettacolare: le viste sul massiccio della Majella, i verdissimi boschi, l’incredibile tortuosità dei binari, che fanno pensare a una ferrovia di montagna svizzera. E poi ancora da Padova a Feltre (12 giugno), da Napoli alla fantastica Certosa di Padula (18 settembre), da Bologna a Porretta Terme (25 settembre), da Roma a Tivoli (16 ottobre).

Per ultimo – conclude Luigi Paini – abbiamo lasciato il viaggio del 19 giugno, da Trieste al Carso goriziano, a 90 anni dall’inizio della Grande Guerra. Un’escursione particolarmente significativa ed emozionante, che s’inserisce in una lunga serie di iniziative analoghe. Ad esempio, sabato 7 maggio un altro convoglio a vapore lascerà Redipuglia con destinazione Slovenia, proprio sui luoghi dei combattimenti più accaniti (ci sono ancora alcuni posti liberi: per informazioni e prenotazioni: 0481489139). Per quanto riguarda le gite del Touring, informazioni e prenotazioni presso tutti i punti Tci sparsi sul territorio.