Un "brigante" rivalutato


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Leggo su “l’Avvenire” del 29 maggio scorso, un titoletto a una colonna: “Sud rivalutato brigante antisabaudo”. Eccone il testo della breve nota:

“La storiografia ufficiale lo ha per decenni descritto come uno spietato brigante, ma il comune natale di Piaggine, nel Salernitano dopo approfondite ricerche, ne ha valutato le gesta come degne di un patriota e per questo lo ha riabilitato intitolandogli una piazza. Giuseppe Maria Tardio fu un controverso avvocato: nell’800 sarebbe stato capo brigante e fedelissimo di Francesco II dopo il 1861. Dopo mesi di ricerche, gli amministratori di Piaggine sono giunti alla conclusione che Tardio non fu, come vuole la storiografia ufficiale, autore, insieme con un piccolo esercito di briganti, di sacche ed episodi di efferata crudeltà (tra i quali l’uccisione di un frate cappuccino colpevole di idee filo-sabaude), ma un patriota che si è battuto a difesa del bisogni dei cilentani e del Regno di Napoli. Dopo l’intitolazione della piazza, gli amministratori promettono la nascita di una fondazione per la rivalutazione storica del fenomeno del brigantaggio”.

La notizia mi incuriosisce, cerco di approfondirla, di “documentarla”. Cerco qualche dato, anzitutto su Piaggine, che viene definito – su Internet – “uno dei centri più vivi ed animati del Cilento interno” anche per le iniziative che prendono varie associazioni locali “per la tutela e conoscenza delle bellezze paesaggistiche”. Ecco qualcosa su quelle attività:

Il Gruppo verde Appennino porta avanti da anni il progetto di ripopolamento del Cervo con la sua Oasi faunistica del Cervo.

Nella prima domenica di maggio organizza, con il Patrocinio della provincia e del Provveditorato agli studi di Salerno la Festa ambiente scuola con mostre in tema ambientale organizzate dai ragazzi di tutte le scuole del salernitano.

La Pro Loco Cervati è motore di iniziative culturali e varie manifestazioni di carattere ludico sportivo, come la tradizionale Coppa Cervati per giovani calciatori ed il festival rock cilentano per giovani musicisti del Cilento.

Queste manifestazioni hanno luogo tradizionalmente nel mese di agosto.

Per informazioni 3479224502/3472936562.

Il 2 luglio ed il 21 agosto di ogni anno si organizzano fiere tra le più visitate del salernitano dove vengono esposti prodotti tipici dell’artigianato locale e specialità gastronomiche.

Tradizioni e cultura

Piaggine è un paese tradizionalmente dedito alla pastorizia, ricca e fiorente fino agli inizi degli anni sessanta con la produzioni di formaggi di notevole qualità come il caciocavallo e la “manteca” burro avvolto in una corteccia della stessa pasta utilizzata per i caciocavalli.

Gli ultimi pastori rimasti producono ancora con gli stessi tradizionali metodi queste vere prelibatezze del palato che è possibile gustare nelle escursioni montane o trovare in loro, insieme ai tradizionali insaccati prodotti con maiali allevati con prodotti naturali e biologici.

Delle antiche tradizioni locali resta memoria nei bellissimi portali in pietra, scolpiti da antichi maestri scalpellini, negli utensili in legno, nelle stupende balconate in ferro degli antichi palazzi.

Piaggine ha dato molto alla cultura del Cilento con illustri personalità che si sono distinte nei più svariati campi della cultura, della medicina, delle scienze e della politica.

Leggo ancora, sul Turismo:

L’amministrazione Comunale di Piaggine, con il concorso delle locali associazioni e operatori sta svolgendo un’attenta riflessione rivolta ai profondi cambiamenti che stanno caratterizzando la domanda turistica e, di conseguenza, alle nuove strategie da mettere in campo al fine di definire una nuova offerta di qualità.

Forti della collaborazione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si portano avanti iniziative varie tese a venire incontro alle esigenze di un cambiamento che oggi si pone necessario per riposizionare il turismo montano al centro del mercato e degli interessi della clientela.

Per questo stiamo sostenendo le politiche di riconversione del centro storico a paese albergo, dove potrete trovare ospitalità diffusa e offerte break and breakfast, oltre alle tradizionali strutture ricettive alberghiere di Piaggine e dei paesi limitrofi.

“La montagna in tutte le sue stagioni”, è il nostro obiettivo e quindi sosteniamo la promozione dei nostri territori esaltandone tutte le qualità e specificità, dai 331 della valle del Calore ai 1899 metri della sommità del Cervati, con l’attenzione rivolta ai temi ambientali, agli sport tradizionali, all’enogastronomia, alla tradizioni e all’artigianato.

Sono coinvolte tanto le imprese operanti nel settore della ricettività e del turismo organizzato quanto quelle aventi una tipologia d’attività più specifica quali guide, operatori del turismo alpino (escursionismo, trekking, parchi, alpinismo, arrampicata, rifugi, mountain-bike, equitazione, parapendio, canoa…).

Per informazioni specifiche si prega di contattare la locale Pro Loco.

Piaggine, insomma, è uno dei mille e mille “centri minori” della nostra Italia; dove “scavando” fra storia locale, tradizione e folklore e puntando con i intelligenza sul turismo culturale, si tenta di invertire quel fenomeno di desertificazione che, per decenni, specie al Sud, ha imperversato ovunque.

Anche Piaggine ha subito il fenomeno della emigrazione (667 persone risultano emigrate sulle 3.212 che una volta contava il paese).

Ha dalla sua “un caratteristico agglomerato di case in pietra, con numerosi palazzi nobiliari risalenti al settecento, che riportano incisi nella chiave di volta gli stemmi dei casati delle famiglie del posto. Ricordiamo per il notevole pregio architettonico” palazzo Vairo, Palazzo Tommasini e Palazzo Bruno…Inoltre, lungo il corso del fiume Calore si aprono suggestivi scorci di natura incontaminata, nella quale effettuare escursioni alla ricerca di rari esemplari della flora e della fauna locale.

Ma a me interessa – per questo nostro nuovo Sito su Internet – il “Brigante rivalutato” di cui all’inizio.

E finalmente ecco cosa trovo, su Internet in un sito ricchissimo di notizie sul Brigantaggio meridionale. Trovo quello che su di esso scrive Bosco Fioravante e che mi permetto di riprendere solo in parte.

Leggo (dopo una introduzione nella quale si sottolinea che il suddetto “brigante” era “un uomo molto colto; infatti si era laureato nel 1858, a 24 anni, presso il Reale Liceo di Salerno) che egli si definiva “capitano comandante le truppe borboniche”; leggo, dunque:

Giuseppe TARDIO: studente brigante che comandava nel Salernitano una comitiva. Giovane di agiata famiglia che, dopo un viaggio a Roma ed i contatti con il Comitato Borbonico, tornò in paese per fare il capobrigante nel Cilento. Con la sua banda di circa 100 uomini fece irruzione in Agropoli, Laurito, Centola ed altri centri, disarmò la Guardia Nazionale di Futani. Nonostante fosse stato ferito ed avesse avuto un gran numero di morti nel suo gruppo, Tardio non desistette, si spostò nel Vallo di Diano e devastò case e poderi di liberali. Gli sbandati lo seguivano a valanghe. Fu attivissimo agitatore e trascinatore per tutto il 1862 e parte del 1863, fino all’attacco definitivo che gli fecero Carabinieri e Guardie Nazionali a Magliano Grande. Di Tardio si perdette ogni traccia, forse emigrò. Ma non fu il solo studente che combatté i piemontesi. Almeno altri due studenti furono accaniti combattenti contro i piemontesi, come risulta da un processo del 1864 citato dal Molfese. Tardio lanciava proclami “ai popoli delle Due Sicilie” incitandoli a schierarsi “sotto il vessillo del legittimo sovrano Francesco Il contro il fazioso dispotismo del subalpino regime” firmandosi, “Capitano comandante le armi Borboniche”; non soltanto emanava proclami ma anche ordini di pagamento, talvolta eseguiti dalle autorità municipali.

Comune di Piaggine – Piazza Umberto I – 84065 Piaggine (SA) – Telefono 0974 942014.