Capezzone, bisex


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Tra “Corriere della Sera” ed “Eva Tremila” spazio a volontà a Daniele Capezzone – 34 anni, presidente di una delle più importanti Commissioni della Camera – si conferma come bisex e chiarisce perchè “preferisce” i boxer agli slip e ai perizoma. Franco Grillini, gay, esulta a Montecitorio; dove – dice – “ce ne sono molti, anche fra i cattolici integralisti”. Interviene anche il quotidiano “Il Riformista” che se la prende con Grillini. E cioè – leggiamo insieme – contro le sue «picconate i voyeuristiche», cioè la consuetudine di censire e denunciare a mezzo stampa i «gay silenti» grazie a un personalissimo strumento, che lui chiama gay-dar (radar dei gay) e che spiega così: «Puoi anche essere abilissimo a mascherare le tue tendenze, ma se mi finisci a tiro ti sgamo subito, come dicono a Roma»

Il quotidiano arancione – annota sul “Corriere” Monica Guerzoni – lo invita a spegnere il radar, ma Grillini, convinto che tutti i parlamentari dovrebbero fare «un discorso di verità», continua a far di conto; «Titti De Simone, lesbica. Alfonso Pecoraro Scanio, bisex, Vladimir Luxuria, tran-sgender. Il senatore verde Giampaolo Silvestri, bisex. Poi ci sono io e adesso Capezzone. Pochini, ma secondo le statistiche di Kinsey…». Alfred C. Kinsey, zoologo dell’Indiana. Nei suoi studi, condotti tra il 1940 e il 1950, ipotizzava che circa il 15-25% delle donne e il 33-46% degli uomini sono potenzialmente bisessuali. «Chi è passato per i Radicali come minimo lo è» dice con un sorriso il rutelliano della Margherita Roberto Giachetti. Il capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli, invece, non ride affatto. «Ma cosa vuole che gliene importi agli italiani se a Capezzone piacciono più gli uomini o le donne? Ha un problema di ego, come Diliberto. Vadano entrambi dallo psicanalista».»