Confindustria al Sud un covo di "truffatori"


Nella sua villa scrivono i giornali – feste “leggendarie” con ministri e sindacalisti.

E se lo poteva permettere l’ex-dirigente confindustriale Luigi Siciliani, mandato a presiedere la Confindustria di Crotone, in Calabria, dopo essere stato ai vertici, vice-presidente nazionale con Luigi Abete e poi accanto a Giorgio Fossa, come consigliere incaricato per il Mezzogiorno. E poteva nutrire di nuovo qualche speranza, adesso, l’attivissimo Siciliani, viste “le sue dichiarate simpatie verso il centrosinistra” (come si legge sul “Corrieere della Sera”). Ospiti di quelle feste, dunque Abete e Fossa; ma “nella magione di famiglia di” La Giara”, figuravano, Diego Della Valle, Clemente Mastella, Franco Bassanini, Vittorio e Maria Paola Merloni. Nell’edizione del 1999 si aggiunsero ministri come Pierluigi Bersani, Tiziano Treu e il Ragioniere dell Stato Andrea Monorchio, Poi la stella confindustriale di Siciliani,già alle prese con le prime difficoltà economiche della sua azienda agroalimentare, comincia a offuscarsi…”

Ma leggiamo, ancora, che il caso Siciliani non è isolato; e che, anzi, si potrebbe aprire una “questione morale”, verso l’associazionismo confindustriale del Sud. Si va dal “caso lieve” come per l’attuale presidente degli imprenditori napoletani Giovanni Lettieri indagato per abusi urbanistici a Salerno. A quelli gravissimi. L’anno scorso è stato infatti dimezzato il vertice siciliano: Giuseppe Costanzo, presidente di Confindustria Sicilia e Fabio Cascio, numero uno di Assindustria di Palermo, sono stati indagati – in questo caso tutti si sono dimessi- per collusione con la mafia e per riciclaggio di denaro sporco…”

Ma, per tornare a Siciliani, è accaduto questo: che è stato messo agli arresti domiciliari con le accuse di associazione a delinquere, false fatturazioni, truffae e bancarotta fraudolenta, Già scoperti ammanchi per 40 milioni di euro( quasi 80 miliardi delle vecchie lire), ma siamo, forse, solo agli inizi…-con altri 10 arresti.