Contro "l'Impero" Zinn e Giorgio Bocca


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Cresce a vista d’occhio, la “letteratura” – di analisi e di documentazione – contro l’amiricanismo e la sua egemonia; che è poi l’egemonia del liberalcapitalismo e del libero mercato di stampo “selvaggio”. E anche se molte opere vengono da sinistra – e quindi con i limiti che questa origine, questa “radice”, comportano, vi si trovano sempre non solo spunti interessanti ma anche dati di fatto di grande e forte – perché oggettiva – validità.

Segnaliamo stavolta l’iniziativa presa dal “Circolo” che è il diffusissimo bollettino che propone ai suoi numerosissimi abbonati l’acquisto di volumi di particolare rilievo. Scrive ai Soci, Luca De Polis, il direttore responsabile de “Il Circolo”: “Cari Soci, i saggi che questo mese Il Circolo propone ai suoi lettori, hanno per tema lo stesso “soggetto”, l’America…vista attraverso gli occhi di due interpreti d’eccezione, il giornalista Giorgio Bocca e lo storico Howard Zinn”. Ed ecco come la Rivista presenta il primo libro, scrivendo tra l’altro: Howard Zinn è considerato uno dei più importanti e attivi storici statunitensi. L’impegno a comprendere il “vero volto” del suo Paese lo ha portato a combattere in prima persona a favore dei deboli e degli emarginati, insegnando in scuole riservate solo ai neri o svolgendo un ruolo di primo piano nel movimento pacifista. Con questo suo ultimo libro ha scosso molti capisaldi dell’ american dream, risvegliando la coscienza di un’intera generazione.

A detta di Zinn gli Stati Uniti sono affetti da una fondamentale contraddizione: una facciata liberista, tutta ottimismo e spirito imprenditoriale, dietro cui si cela una realtà di sopraffazione e violenza. La sua ricostruzione dei fatti mira dunque a smascherare la falsità dell’ideologia “ufficiale”, mostrando quanto persistenti siano, nella “terra delle libertà”, le divisioni tra bianchi e neri, ricchi e poveri, “americani purosangue” e nuovi immigrati.

La formidabile requisitoria di Zinn non risparmia nemmeno i “mostri sacri” come Roosevelt e Kennedy: il primo colpevole di eccessiva cautela, il secondo di collusione con i poteri forti dell’economia. Indagine storica, racconto autobiografico e riflessione teorica si intrecciano nelle pagine di Zinn in modo inscindibile, dando vita a memorabili ritratti di personaggi o a rievocazioni commosse di lotte, spesso concluse tragicamente.

Ed ecco la presentazione del libro di Bocca, “Basso Impero”:

“Soltanto un giornalista davvero “morale” come Giorgio Bocca poteva scrivere un libro come Basso Impero. L’amore del ruvido cuneese per la nazione che fu di Washington e di Lincoln, e che è ora affidata a un presidente discusso come George W. Bush, è infatti assolutamente autentico. Perché è nato nel cuore di chi, giovane partigiano, salutava l’arrivo degli Alleati confidando nello stabilirsi di una democrazia finalmente egualitaria.

Per questo il nuovo libro di Bocca non è solo un saggio sulla controversa America del Terzo Millennio: è il grido di un uomo ormai maturo che dalla “provincia dell’Impero” prova a scuotere la coscienza di un colosso che ha smarrito le proprie radici ideali. Grazie a una miscela esplosiva di fondamentalismo religioso e ultraliberismo economico, infatti, la superpotenza globale guidata dal secondo Bush procede ad attuare imperterrita un disegno di conquista mondiale ammantato di giustificazioni pretestuose. L’Europa non può far altro che rimanere attonita, così come molti dei Paesi del mondo, ridotti al rango di collaboratori muti o testimoni impotenti. Ma la pericolosa evoluzione statunitense non è rimasta senza conseguenze gravi anche nel Paese in cui si è generata.

Nel cuore stesso dell’Impero, infatti, l’informazione è sempre più asservita al potere politico e militare, mentre sono a rischio anche gli stessi diritti individuali. Intanto questa sorta di nuovo “sogno americano” si diffonde a macchia d’olio. Pronto a colpire senza pietà se qualcuno non toglie il velo dagli occhi di chi può ancora vedere. Leggere il libro di Bocca è come regalarsi quello sguardo: indignato, coraggioso, necessario.

(“Il Circolo” – Casella postale: 100-25199 Brescia – www.ilcircolo.com).