Francia: più antiche le “strade del vino”


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Uno studio dell’Università di Cambridge sostiene che non furono i Romani ma i Greci ad insegnare agli antichi Francesi, a produrre il vino. I Galli “impararono” grazie alle navi greche che risalivano il Rodano già nel 600 a.C.; molto prima di Cesare e dei suoi legionari.

Ne leggiamo qualcosa – a dimostrazione che c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare anche in materia di enologia – su “Il Messaggero” scrivono Raffaele Allegro ed Emilio Laguardia:

E’ stato il professor Paul Cartledge a gettare sul piatto francese della bilancia tutto il peso dell’autorevolezza del suo studio. Il professore ha iniziato per scoprire quali erano i veri confini della Grecia Antica. Il succedersi della colonizzazione portò il mondo ellenico e spaziare dall’Asia all’Europa, dalla Georgia alla Spagna e studiando l’evoluzione delle linee di confine del regno Greco, si è capito che il Rodano diventò una via di comunicazione strategica per le navi greche a partire dalla costa francese che si affaccia sul Mediterraneo. Fu così che le navi greche cominciarono a trasportare anche anfore di terracotta piene di una gradevole bevanda fatta di succo d’uva fermentato, il vino appunto. Ma tutto lo studio del professor Cartledge è avvalorato da altri due motivi collegati tra loro che depongono a favore dell’ipotesi greca. Il primo è che i coloni greci dopo la fondazione di Marsiglia per garantire la sopravvivenza della città, si unirono ai Liguri di origine celtica con una serie di matrimoni, scambiando con loro idee e tradizioni, il secondo è che i Greci hanno lasciato molte evidenze archeologiche del loro commercio del vino per i reperti ritrovati nei territori liguri celtici. Per finire,tutto fa pensare che già da allora il vino italiano e quello francese fossero coesistenti e forse già in competizione tra loro, ma gli studi certificano che i Galli conoscessero già la gustosa bevanda, quindi il primato italiano decade perché spetta ai francesi.