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Franco, criminale o padre della Patria?
E’ in questi termini che si sta discutendo a accesamente in Spagna, mentre il governo deve affrontare una inattesa e imprevista levata di scudi per lo “spostamento“ di centinaia di statue del caudillo da tutte le piazze delle città spagnole. E naturalmente tornano d’attualità le vicende della guerra civile; che non solo fu terribilmente sanguinosa e lasciò la Spagna stremata, ma anche, in termini politici enormemente complessa; con, al suo interno, lotte aspre – accanto a Franco – fra i nazionalrivoluzionari di Josè Antonio Rivera e i conservatori della destra economica, e, nell’altro campo, fra gli stalinisti di fanatica osservanza sovietica e la sinistra anarchica. È una polemica tutta da seguire anche perché si esprime in libri del massimo interesse; ma intanto – proprio in materie di libri c’è da prendere atto che è in corso un vero proprio exploit su Franco. Di libri ne stanno uscendo a decine e, per tutto novembre, hanno avuto il massimo degli ascolti e “trasmissioni storiografiche “ dei due canali della televisione pubblica. “ Vogliamo sapere tutto – hanno commentato gli organizzatori TV – e si tratta di 16 milioni di spagnoli non ancora trentenni che allora non c’erano….