Fuga di cervelli: ancora allarme


[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Si moltiplicano gli allarmi per la fuga dei cervelli.
Leggiamo a firma di Dario Martini su “Il Tempo”: E’ questo il senso della lettera inviata dai 180 ricercatori dell’Irbm di Pomezia al ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, al governatore del Lazio Piero Marrazzo e al presidente degli industriali romani, Aurelio Regina. Un grido d’allarme per scongiurare la chiusura dell’Istituto di ricerca di biologia molecolare Angeletti dismesso dalla multinazionale Merck. «Dall’inizio di luglio ci è impedito l’accesso ai laboratori con l’interruzione di ogni attività di ricerca – scrivono i lavoratori – Possiamo solo sperare che entro la fine di settembre si concretizzi un nuovo futuro per l’Irbm, altrimenti . saremo costretti a cercare alternative che non saranno l’Italia».
Il futuro dell’istituto, all’avanguardia mondiale nella ricerca farmaceutica (alcuni premi Nobel hanno già raccolto le firme per scongiurarne la chiusura), dipende dalla costituzione di una holding con a capo la Uir per rilevare e rilanciare l’azienda.