Giornale di Sicilia - Una via a Rauti, dirigente Pd ennese favorevole ed è scontro


Il renziano Argento: «L’Italia ha bisogno di fare pace con se stessa e la sua storia». Fausto Raciti: «Le sue dichiarazioni sono uno schiaffo alla città»

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Pino Rauti divide il Pd nella pausa ferragostana. Sotto l’ombrellone la polemica infiamma per un post, dell’ennese Angelo Argento, dirigente nazionale del Pd, renziano ed esponente del partito in  Sicilia, sul suo profilo di Facebook. Argento era intervenuto sul casus belli che si è creato, a Cardinale, in provincia di Catanzaro, per la scelta di intitolare una strada a Rauti con il voto favorevole di Umberto Marra, assessore del Pd. Ad Argento risponde Fausto Raciti, segretario del Pd siciliano, affermando che quelle dichiarazioni sono «uno schiaffo alla città» di Enna. Nel suo post, del 15 agosto, Argento scrive: «Pino Rauti non ha ucciso o fatto del male a nessuno. Era un fascista che in gioventù come Almirante, Montanelli, Dario Fo, Giorgio Bocca, Albertazzi e tantissime «icone» della sinistra non hanno mai rinnegato le loro scelte giovanili. Ha sostenuto una dittatura squallida e assassina non meno di Pajetta, Ingrao, Togliatti o Nilde Iotti, che sostenevano le invasioni e le violenze di Stalin e del regime comunista. Intitolargi una strada lo trovo, dopo quasi un secolo, un atto di pacificazione e riconciliazione nazionale alto e nobile. Polemizzare oggi è solo sterile affermazione a difesa del nulla, un’azione stupida e ingiustificata, pari per imbecillità a quella i intitolare una giornata alle vittime borboniche del sud anti unità d’Italia. Atti miopi che aprono ferite invece di sanarle, creano conflitti invece di pacificare, distruggono invece di costruire. L’Italia ha bisogno di fare pace con se stessa e la sua storia. Basta».

Il post di Argento, non è andato giù al segretario regionale del Pd. «Noi abbiamo perso le elezioni a Enna. Quanto all’intitolazione di una strada al fondatore di Ordine Nuovo – dice Fausto Raciti – in un paese che ha fatto le leggi razziali e mentre il Pd fa una battaglia parlamentare contro l’apologia di fascismo e l’antisemitismo sono assolutamente contrario. Enna ha una tradizione libertaria e repubblicana. È uno schiaffo alla città». Argento, che non vuole fare polemiche, preferisce non dichiarare nulla, ma con un altro post, del tardo pomeriggio di ieri, ribadisce che «bisogna pacificare senza dimenticare. Io non ho mai detto e scritto che la pacificazione da me auspicata passa per l’oblio e la desertificazione della memoria». E continua «se l’intestare una strada a Rauti serve a pacificare il Paese, senza dimenticare gli orrori pre e dopo la seconda guerra mondiale commessi, io non sono contrario e vedo in questo un gesto alto e nobile di riconciliazione nazionale. Aggiungo che se serve invece come rivincita di una parte su un’altra o, peggio, a «santificare» il fascismo allora non solo va condannato ma perseguitato penalmente».