Gli USA a Ginevra: niente visite ai detenuti


I giornali scrivono che i piu’ alti dirigenti americani – tipo la Condolezezzaa Rice e Rumsfeld- sono gli unici che riescono a far saltare i nervi al di solito flemmatico Kellenberger, attuale presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa.

All’ex-ambasciatore e già ministro degli Esteri elvetico, è accaduto di nuovo l’altro giorno a washingnton, dove ha firmato un comunicato stampa nel quale “deplora” un fatto per lui – e non solo per lui – gravissimo: che non venga consentito al Comitato della Croce Rossa di “visitare” i prigionieri detenuti negli USA nei famigerati “centri segreti”, dove nei quali vengono avviati i sospetti di terrorismo.

Ora, occorre sapere, anzitutto, che il Comitato presediuto da Kellenberger – che ha la sua sede centrale a Ginevra – ha potenzialmente, il diritto di accertare come sono trattati e come, concretamente, vivono i detenuti di qualsiasi Paese del mondo. A garanzia degli Stati che “detengono” c’e’ un corrispettivo preciso: il Comitato è tenuto a “mantenere segreti gli atti che redige per le sue visite”; e ad astenersi in merito – comunicando le sue “osservazioni” agli Stati interessati – da ogni commento pubblico.

Funzionari del Comitato hanno visitato Guantanamo, la base USA di ), Bagrh, nell’Afganistan e il “centro speciale di detenzione” di Charlestonoo (Stati Uniti, con 2 sospetti di terrorismo) ; vero che dopo, sono uscite “indiscrezioni” sulla stampa ma è anche vero che esse sono fuoriuscite dal Pentagono e non dagli uffici del comitato

Ma gli americani, non cedono: niente via libera agli uomini di Ginevra.