I ritardi costano 177 milioni al giorno


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114 sono i miliardi di spesa prevista nel Piano di infrastrutture previsto dalla Legge – obiettivo. Un anno di ritardo, significherebbe una perdita di 3 miliardi. Questo calcolo – v. Sergio Rizzo, documentatissimo, sul “Corriere della Sera” è contenuto in uno studio sui costi dei ritardi infrastrutturali dell’ Italia elaborato da Giuseppe Russo, docente del Politecnico di Torino, con Michele Belloni e Pier Marco Ferraresi, in collaborazione con il centro studi dell’ Ance, l’ associazione dei costruttori che l’ ha commissionato. Un calcolo complesso, che prende in considerazione l’ impatto totale sull’ economia di un simile investimento, valutabile secondo gli autori in 312 miliardi di euro (compresi gli effetti indiretti e quelli sull’ indotto). Nel solo Nord Ovest, tenendo conto delle opere infrastrutturali programmate fra il 2007 e il 2013 (52 miliardi e mezzo la spesa prevista), lo slittamento di un anno produrrebbe un costo di 17 miliardi. Di analoga entità risulterebbe il peso per l’ economia italiana se il piano Anas 2007-2011 dovesse accusare un anno di ritardo: in questo caso il «vuoto di produzione», come lo definiscono gli autori dello studio, ammonterebbe a 16,7 miliardi fra costi diretti, indiretti e dell’ indotto.