Inchiesta convoglio deragliato. Spunta un consulente


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Una società di intermediazione commerciale con sede a Genova. Un consulente delle Ferrovie che, contemporaneamente, lavora anche nell’interesse del committente e proprietario del convoglio che assicura il trasporto di gpl (la “Gatx” di Vienna). Carri merci di cui oggi si denuncia la vetustà e l’origine estera (la ex Ddr), ma che da cinque anni, in realtà, si muovevano lungo un unico asse all’interno dei nostri confini: la tratta Trecate-Gricignano. E di cui le Ferrovie conoscevano dunque perfettamente provenienza e impiego.
La strage del merci 50325 si svela come una storia cui continuano a mancare tasselli cruciali. Utili oggi a ricostruire le premesse dell’inferno che ha inghiottito otto giorni fa 23 vite innocenti e domani, forse, a definire con maggiore nitidezza la catena delle responsabilità. Una storia, appunto, che ora – come confermano fonti investigative – si arricchisce di nuove circostanze. A cominciare da una società genovese, la Ffi, di cui, alla Gatx di Vienna dicono di “non essere autorizzati a parlare”. Salvo confermare che il suo amministratore, Aldo Bordi, lavora come loro consulente commerciale per l’Italia. Bordi è il professionista che intermedia e consegna alle Ferrovie il contratto con cui l’azienda casertana Aversana Petroli (con sede a Casal di Principe e di proprietà di Luigi Cosentino, padre del Nicola sottosegretario all’economia) si affida alla Gatx e alle stesse Ferrovie per il trasporto settimanale di Gpl da san Martino Trecate (provincia di Novara) a Gricignano di Aversa. Ma Bordi è anche un professionista legato da un contratto di consulenza commerciale con le stesse Ferrovie…

(Carlo Bovini – La Repubblica)