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Il centrodestra ha i suoi problemi; che sono tanti e grossi. Ma appaiono quasi neinte rispetto a quelli, enormi e dirompenti che affliggono la sinistra.
Leggiamo insieme un editoriale di Pierluigi Battista sul “Corriere della Sera” che pure alla Sinistra tira la volata, Battista scrive di “ansia autodistruttiva”, di “atmosfera da sconsiderato cupio dissolvi, che sembra trascinare in un vortice di guerra tribale e insensata, la periferia del Partito Democratico”. Non c’è neanche la scintilla di una riscossa che sappia archiviare i dolori della sconfitta elettorale”. E ancora scrive di “mosaico disordinato e velleitario di personalismi…”.
Dovunque si guardi, dalla Torino di Chiamparino alle “congiure” di Sardegna e Calabria, dalla Campania alla Toscana, dalla “Bologna” di Cofferati,” all’Abruzzo decapitato. Battista sottolinea come Cacciari dica addirittura “di essere così arcistufo del centro del Partito da scegliere ostentamente la diserzione delle “riunioni della capitale”; non cè “nessun contenuto politico convincente….solo un afolle corsa al logoramento….”. Appare “inesplicabile” – ma c’è – la “veemenza autolesionista che sembra rendere ciechi i potentati locali del P.D.. Una morsa – conclude Battista – che vorrebbe depotenziare il ruolo di Veltroni ma che finisce solo per riflettere lo stato di caos…” in cui versano quelli della Sinistra, detrattori di Veltroni.