Merano: trame nobili sul “sentiero di Sissi”

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[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Sissi, la popolare imperatrice Elisabetta d’Austria amava fare lunghe passeggiate sia in città sia nei dintorni. E Merano, città dei giardini e dei parchi, in suo onore ha realizzato un nuovo itinerario. “Il Sentiero di Sissi”, una comoda passeggiata di tre quarti d’ora, segue le tracce della indimenticabile imperatrice e si snoda fra angoli reconditi, ville signorili, eleganti residenze e parchi, dai Giardini di Castel Trauttmansdorff fino al centro cittadino, attraversando Maia Alta tenendosi lontano dal traffico. L’itinerario, percorribile in entrambi i sensi, si snoda lungo strade adatte anche a carrozzine e sedie a rotelle.
A Sissi, del resto, piacevano le lunghe passeggiate. Fece costruire “ameni sentieri coperti di ghiaino” nel bosco di roverella presso Castel Trauttmansdorff, dove soggiornò più volte, “per poter passeggiare indisturbata dal trambusto del mondo”. All’imperatrice è dedicata una statua in marmo al centro della fresca Passeggiata d’estate lungo il Passirio e all’interno dei Giardini c’è un camminamento speciale che porta il suo nome.
Cento anni orsono, sempre al Trauttmansdorff, il Barone Von Deuster, proprietario del Castello, organizzò una festa principesca a ricordo della visita dell’Imperatore e dell’Imperatrice d’Austria. In tale occasione un trono di marmo bianco, lungo tre metri e con l’immagine della coppia imperiale, venne posto nello spiazzo dove l’imperatrice Sissi amava sostare all’ombra di un vecchio castagno. Il “Trono di Sissi” rivive ora la sua gloria sulla terrazza di Castel Trauttmansdorff. Una scalinata di marmo e ardesia con comodi gradini conduce fino ad esso. Qui i visitatori, seduti sotto l’imponente castello, possono immergersi nei ricordi del passato e ammirare la vista stupenda sui Giardini. Per poi passare al ristorante interno e farsi viziare con la “Colazione di Sissi”. www.merano.eu

• a giugno in VarVenosta per provare un peenrig alla polvere di marmo. E che marmo! Quello di Lasa, proveniente dalla cava più alta d’Europa. bianchissimo e resistente alle intemperie, perciò molto utilizzato per esterni. La polvere di marmo assieme a gusci di mandorle ha potere esfoliante, mentre la crema di calendula aiuta la pelle a “riprendersi”. E’ la ditta “Krauterschlossl” a produrre il peeling (www.krauetergold.it);
• a luglio all’ Alpe di Siusi per la fienagione e poi per i più classici bagni contadini, quelli al fieno.
Il fieno per essere curativo deve contenere almeno 50 erbe e piante sul metro quadrato, provenire da terreni biologici, non trattati, ideale se tagliato a mano e fatto asciugare nelle baite di alta montagna. Un bagno di fieno è il toccasana per chi soffre di reumatismi. Specializzato da sempre ad offrire i bagni di fieno, l’Hotel Heubad dì Fiè allo Sciliar (www.hotelheubad.com);
• ad agosto in Val Venosta sono mature le albicocche, che oltre ad essere utilizzate per favolosi manicaretti (canederli dolci, strudel e marmellate), trovano il loro utilizzo nella cosmesi per impacchi e massaggi, prodotti da “Kruuteruschlossl” (www.krauetergold.it).

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