Pecs si prepara a “Capitale di cultura”


[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Pochi ancora la conoscono, ma l’anno prossimo, la città ungherese di Pecs sarà la “Capitale europea della cultura”. Pecs: 200 Km. da Budapest, 162 mila abitanti, 25mila studenti; patrimonio millenario d storia e cultura; con Musei importanti, templi di tre religioni, un magnifico sito archeologico protetto dall’UNESCO…”.
Pecs, al tempo dei Romani, scrive Laura Campo su “I viaggi di Repubblica, “si chiamava Sophianae; e da lì passarono ebrei e turchi, tedeschi e croati, come risulta dall’esteso centro storico concentrato attorno alla spaziosa piazza – simbolo, Szechenyi tèr; circondata dal possente Belvarosi Templon, ex moschea, oggi chiesa cattolica; è dal Municipio (Varoshaza) e dalla Chiesa della Misericordia.
C’è anche la Moschea Haszan con il suo minareto “oggi museo e tempio mussulmano dell’epoca turca meglio conservato del Paese…”.
Importante, Pecs, anche per i ritrovamenti paleocristiani che si estendono sotto la Cattedrale e nei dintorni.
Gli scavi hanno portato alla luce centinaia d strutture funerarie sotterranee della grande necropoli dell’antica Sophianae, straordinario complesso monumentale tra i più vasti (Sito Unesco) del paleocristianesimo ungherese. Ultima in ordine di tempo ad essere stata aperta al pubblico è la nuova ala della Cella Septichora, battistero del IV secolo a.C. utilizzato anche come luogo di sepoltura. Uno dei più importanti progetti per il 2010, riguarda la manifattura Zsolnay, produttrice dell’omonima, raffinata ceramica, nota in tutto il mondo e utilizzata anche per decorare edifici e fontane della città. Toccherà a questa fabbrica, fondata nel 1853 da Miklos Zsolnay, ospitare il nuovo Centro artistico culturale e turistico di Pecs. Nella ristrutturazione del grande stabilimento troveranno spazio mostre e un parco-museo dedicato al passato industriale della città. Già oggi, lo Zsolnay Muzeum è una tappa fondamentale: le opere che illustrano la storia della manifattura comprendono anche magnifici esemplari smaltati all’eosina, a effetto iridescente, tecnica esclusiva del marchio Zsolnay.
A Pecs c’è anche da percorrere “la strada del vino”.
La Viticoltura, favorita dal clima mite della regione, ha radici antichissime in questa zona dell’Ungheria. Nei dintorni di Pecs vale la pena di fare un’escursione lungo l’itinerario della Strada del Vino Villany-Palkonya-Siklos, tra vigneti, borghi caratteristici, piccoli musei e particolari cantine (considerate monumenti popolari protetti) a due piani con l’aspetto di minuscole abitazioni mediterranee. Tra i numerosi indirizzi per degustazioni, acquisti e assaggi delle migliori varietà e annate, segnaliamo quello delle cantine Erkel Ferenc (0336-72-492839) e ristorante con alloggio (Diòfas tèr 4  00336-72-492195) di Attila Gere a Villany, uno dei migliori produttori della zona i cui vini hanno ricevuto numerosi premi internazionali. Top della produzione il Gere Kopar Cuvvèe, rosso intenso stagionato per 16 mesi in botti di rovere.
INFO sul percorso e le soste: 0036-72-492181 – www.borut.hu