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Brutte notizie per le balene, sempre a più’ rischio a causa dei cambiamenti climatici che minacciano di stravolgere habitat e fonti di sostentamento del gigantesco mammifero marino. Balene, ma anche delfini ed altri cetacei sono sempre più’ minacciati dai cambiamenti climatici, afferma il dossier ‘Whales in hot water’ pubblicato oggi dal Wwf e dalla Whale and Dolphin Conservation Society (Wdcs) in occasione della 59/a sessione delta Commissione Baleniera Internazionale. Per l’organizzazione ambientalista, gli impatti del cambiamento climatico sui cetacei sono sempre più’ incisivi: dal raffreddamento delle acque del mare per lo scioglimento dei ghiacci e l’aumentata frequenza delle piogge, fino a un aumento del livello dei mari, alla scomparsa di habitat polari e al declino delle popolazioni di krill, piccoli crostacei che rappresentano la principale fonte di cibo per molte popolazioni di balene. Il mare ghiacciato dell’Artico si riduce ad un ritmo spaventoso (tra il 2005 e il 2006 e’ andata persa un’area ghiacciata estesa quanto l’Italia) e l’impatto del clima si somma ai problemi indotti da altre attività’ umane, come inquinamento chimico o acustico, collisioni con le navi e cattura accidentale nelle reti da pesca, che uccidono ogni giorno circa mille cetacei. Con la diminuzione dei ghiacci, e’ presumibile che aumenteranno anche le attività’ umane in aree fino ad ora intatte dell’Artico. “Balene, delfini e cetacei hanno una certa capacita’ di adattarsi ai cambiamenti del proprio habitat – afferma Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia – ma il clima sta cambiando talmente in fretta che non e’ chiaro fino a che punto riusciranno a cavarsela e la sopravvivenza di molte popolazioni di balene e delfini e’ seriamente minacciata. Gli Stati occidentali hanno un dovere ben preciso nei confronti di queste specie. E in Italia, II ministero dell’Ambiente e II ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali devono essere una vera forza politica a favore delle balene”. Gli impatti del cambiamento climatico sono particolarmente gravi nell’Artico e nell’Antartico e i cetacei che dipendono dalle acque polari per il sostentamento e la sopravvivenza – come belughe, narvali e balene della Groenlandia – saranno drammaticamente colpiti, afferma il rapporto. Tra gli altri impatti, il Wwf cita la riduzione di habitat per diverse specie di cetacei che non sono in grado di trasferirsi in acque più’ fredde (come i delfini di fiume), l’acidificazione degli oceani e un peggioramento delle condizioni fisiche dei cetacei (malattie, capacita’ riproduttiva, tasso di sopravvivenza). Il cambiamento climatico potrebbe anche essere il colpo di grazia per le ultime 300 balene franche del Nord Atlantico. (ANSA)