Anche per la Francia è “allarme climatico“


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Anche per la Francia è “allarme climatico“

Non c’è solo la rivolta delle periferie a dover preoccupare i francesi; ma anche il “cambiamento del clima“, che lascia prevedere che entro il prossimo ventennio “canicole e siccità accentuate e più frequenti, generatrici di una crescita di mortalità durante l’estate“. In inverno si avrà “una ridotta copertura nervosa ed i ghiacciai alpini si ritireranno ancora“.

In Francia non è mancato impegno governativo su questi problemi ed è stata anche istituita la “Missione interministeriale dell’effetto serra (MIES), anche in relazione all’impegno che Parigi aveva preso – sulla base del protocollo di Kyoto-  “di stabilizzare le emissioni di gas a effetto serra (GES) nel 2010 allo stesso livello del 1980. Qualche risultato è stato ottenuto sul versante del traffico automobilistico, ma tutto il resto è andato avanti in modo preoccupante; sicche -in data 10 novembre scorso – su richiesta di “Greenpeace France“ due ricercatori (Jean Janzbel ed Harvé Le Trent) hanno reso noti i risultati dei differenti scenari che si verificherebbero, se il clima si riscaldasse tra il 2 e il 3, 5% in più.  Sia pure in un arco di tempo molto lungo “una estate su due sarebbe caratterizzata da un effetto serra simile a quello verificatosi nell’estate del 2003“ con le conseguenze davvero drammatiche in termini di morti, soprattutto anziani rimasti soli nelle città.