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Quelli che, a sinistra, con toni da “denuncia morale” sempre più spesso contestano esagerazioni e sfruttamenti pretestuosi delle polemiche sugli stranieri, evidentemente non leggono le cronache quotidiane. Ogni giorno, infatti, chiunque può leggere notizie precise, con tanto di nome e cognome.
Facciamo anche noi, un rapido giro d’orizzonte:
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allarme-lucciole in strada: impunemente, in pieno giorno, adescano i clienti a Via Capocci, a pochi passi dal ministero degli Interni;
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un rumeno di 20 anni, rimproverato dal patrigno perché arrivava tardi al lavoro, lo accoltella; a Tivoli;
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in Via Roma a Gallicano, 30enne romeno è stato accoltellato da un 19enne italiano, per una rissa;
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dalla Campania al Lazio i giganteschi “territoriali dell’organizzazione smantellata dall’Antimafia; 62 arresti per “tratta di esseri umani”; i nigeriani usavano anche pratiche wodoo; sequestrati pure 60 chili di eroina e 118 di coca;
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500 euro la multa per le prostitute, annunciò Alemanno nel settembre scorso. Poi maxiretate. Adesso risulta, che su 4.000 verbali, 900 risultano con indirizzi falsi, tipo “Piazza Venezia n. 1”.
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rumeno pestato a sangue, a Lungo Tevere dei Sangalli, e rapinato, da una coppia di connazionali;
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blitz alla stazione Ostiense: arrestati un centinaio di afgani, tra i quali 24 minorenni;
E ancora: segnaliamo i casi di malavita straniera come da cronache di questi giorni:
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diecine di parcometri manomessi all’Aventino, a Roma. Arrestati un bielorusso e un ucraino;
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arrestato a Fiumicino un corriere della droga nigeriano; arrivato da Rio, andava a Lagos;
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arrestato – insieme a un romano – un nomade di 24 anni, al Trionfale. Preparavano dosi di hashish;
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ancora a Roma: arrestato un pregiudicato polacco per maltrattamenti alla moglie;
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arrestati due senegalesi a Tor Vergata per vendita di dischi contraffatti;
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rubavano alla fermata della metropolitana a Via Veneto; arrestati due romeni.