E' persa la guerra contro gli Enti inutili


[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Anche questa “guerra” dell’Italia antifunzionale, è andata persa.

Intendiamo qui mettere agli atti del nostro sito, quanto hanno pubblicato di recente i giornali a proposito degli Enti inutili e della relativa “guerra” scatenata per sopprimerli, con appositi provvedimenti di legge, apposite circolari ministeriali e … creazione di apposite strutture burocratiche con relativi dipendenti.

Per liquidare un Ente pubblico inutile soppresso ci vogliono anche 48 anni. E’ il caso, fra molti, delle linee aeree littorie (Lati, Linee Aeree Trascontinentali Italiane) nate nel 1938 per iniziativa di Italo Balbo e Bruno Mussolini. Ma a resistere sono ben 180 enti pubblici disciolti, dall’Opera nazionale Invalidi di guerra all’Ente Colombo ’92, dall’Ente nazionale Assistenza orfani dei lavoratori nazionali all’Orfanotrofio della Marina Militare (del 1974). Lo sottolinea un’interrogazione di Raffaele Costa (FI) al Ministero dell’Economia, in cui si chiede in particolare quali provvedimenti il governo intenda adottare visto che alcuni giorni fa la Camera dei Deputati, nell’ambito della discussione della Finanziaria «ha approvato un emendamento con cui si chiede che ogni liquidatore spieghi al Parlamento le ragioni del ritardo».

Tornando alle linee aeree littorie, nel 1956 lo Stato le pose in liquidazione. Da allora l’Ente soppresso, senza svolgere alcuna attività, con il suo bilancio annuale ed il suo Commissario incontra ostacoli burocratici alla liquidazione perché – spiega Costa – c’è un terreno in Brasile già delle Lati e che il Brasile sequestrò quale bottino di guerra. La sopravvivenza media degli enti inutili – dice Costa – è di 23 anni: fra questi brillano per longevità l’Ingic, Istituto Nazionale Gestione Imposte di Consumo (soppresso nel ’74). L’Ufficio Accertamenti e Notifiche Sconti Farmaceutici (soppresso nel ’77), l’Ente Nazionale per le Tre Venezie o l’Istituto Nazionale per l’addestramento ed il perfezionamento dei lavoratori dell’industria (entrambi soppressi nel 1978).

Fra gli enti soppressi e non ancora liquidati, vi sono 124 casse mutue provinciali, casse di soccorso ed altri enti disciolti a seguito dell’istituzione del servizio Sanitario Nazionale, operata 26 anni or sono, attraverso la Legge 833/1978. «Non riuscendo i vari governi a superare i molti ostacoli burocratici – ricorda Costa – con Legge del giugno 2002, venne stabilito che sempre con titolarità del ministero dell’Economia e Finanze dei rapporti giuridici attivi e passivi, venisse affidata ad una società direttamente o indirettamente controllata dallo Stato (individuata in Fintecna) la gestione della liquidazione nonché del contenzioso degli enti pubblici fin li attribuita all’Iged. Da 30 mesi, però – sottolinea il deputato – si attende ancora che il passaggio di tutte le liquidazioni dall’Iged alla Fintecna venga effettuato».