Presso Lucca: un vivaio per le “piante d’altri tempi”

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[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Ecco non solo un indirizzo, non solo un recapito ma un qualificato punto di riferimento per quanti si interessano al ritrovamento, al recupero e possibilmente al rilancio delle “piante d’altri tempi”; un tema che stiamo seguendo da anni e che fu anche oggetto – ad opera dello scrivente – di interrogazioni e proposte varie al consiglio d’Europa prima – a Strasburgo – e poi a Bruxelles, al Parlamento Europeo, in Commissione Agricoltura.

Deludente – sia detto per inciso ma anche necessariamente ai fini di documentazione – il livello di interessamento in merito dei politici, di quelli che “contano” perché hanno sia in Europa che in Italia, le cosiddette e concretissime leve del potere; si è fatto, hanno fatto poco o nulla, se non qualche chiacchiera effimera. Mentre il recupero delle “piante d’altri tempi” poteva essere per tutta l’Europa – ma soprattutto per l’Italia – un impegno tanto affascinante dal punto di vista culturale quanto ricco di ricadute concrete positive; a diversificazione precisa dalle produzioni di massa di stampo americano e come riqualificazione del ruolo del “mondo rurale” nel suo complesso.

Ai “Monti vivai” forniscono anche costantemente, delle note di aggiornamento sulle piante d’altri tempi; sotto la voce «ulteriori varietà». Ne abbiamo sott’occhio una di qualche tempo fa; sono due fogli ricchi di notizie estremamente interessanti.

Leggiamo, sul foglio ritrovato nel nostro archivio: camelie antiche periodo 1.800 e periodo 1.900 con una lunga e dettagliata serie di “voci”; e poi: biricoccolo; fico dattato; pero butirra; l’albero della Regina di Londra; con un frutto che si credeva “perduto”; susino sangue di drago; mora senza spine; il “prunus padus”, con i suoi minuscoli “fruttinerastri”; il prunus tormentosa, con i “frutti rossi succosi e rinfrescanti”. Insomma una “miniera vegetale”, alla quale, come dicevamo all’inizio, far riferimento, grati, davvero tanto grati, a chi si è dedicato da decenni, con impegno appassionato a questo versante poco conosciuto del mondo rurale, inteso nel senso dei valori tradizionali.

E allora: “Monti vivai” – Picciorana per Tempagnano – 55100 Lucca – Tel. 0583-998115/16 – Fax: 0583-998117 – Dir.re Silvano Monti.

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