Roma: come aumentano le famiglie in povertà

image_pdfimage_print
[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Per sapere come stanno andando “socialmente” le cose, per capire davvero a che punto siamo, a Roma ( e non solo nella Capitale) bisognerebbe andare sulla Casilina Vecchia, all’Emporio della Caritas. Ne fa oggetto di un ampio e ben documentato servizio, sul “Corriere della Sera” Simona De Santis.Ci sono momenti in cui la signora Maria proprio non riesce ad essere fiduciosa: «È dura tirare avanti…» dice. Poi saluta e se ne va con la borsa della spesa; il marito l’aspetta sotto il sole cocente. È un via vai continuo, ma discreto, quello che da una ventina di giorni si scorge al civico 19 di via Casilina Vecchia, sede del nuovo Emporio della Cari-tas Diocesana. L’Emporio della solidarietà è un supermercato speciale: all’interno si trovano beni di prima necessità, ma sui cartellini il prezzo è indicato in «token», gettoni. «Le famiglie hanno una carta gratuita con un bonus mensile di 200 token – spiega Don Paolo, responsabile della struttura -; questa iniziativa supera il tradizionale pacco-famiglia. Si tratta di uno strumento della Chiesa di Roma per dare una risposta alle difficoltà delle fasce deboli, non solo anziani, ma soprattutto giovani coppie». Sono circa mille le persone inserite nella fase d’avvio del progetto. Dei 200 nuclei, solo tre sono famiglie di cittadini immigrati. E c’è già una lunga lista d’attesa: «Siamo all’inizio ma speriamo di creare altri market – aggiunge Don Paolo -. La famiglia con 1000 euro al mese, oggi, non riesce più a mantenersi; tentiamo di dare un supporto almeno a livello alimentare, educando alla spesa intelligente, in vista anche dell’uscita delle famiglie dal programma». All’Emporio Caritas, aperto tre giorni a settimana, dalle 9 alle 13.30, si possono acquistare pasta, riso, olio, caffè, tonno, surgelati. E pannolini: «I panno lini soprattutto – spiega Anna Sacco, vice responsabile – costano e sono molto richiesti». Servono anche latte (ce n’è poco), pane, carne, frutta e verdura all’Emporio; e Don Paolo pensa a un accordo con i Mercati Generali. Con 50 token, una famiglia prende il necessario per una settimana.

  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Add to favorites
  • Email
  • RSS

Comments are closed.

Post Navigation