Sciopero benzinai; se si fanno i conti...


[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Leggiamo su “Avvenire”: Caro Direttore, sono solidale con i benzinai e condivido le ragioni di questo sciopero. Lo sono da quando ho scoperto che il gestore guadagna 4 centesimi per ogni litro di benzina venduto mentre le Società che gestiscono le autostrade se ne prendono ben 20. Uno sproposito se si pensa che le stesse Società ricevono una percentuale anche sulle consumazioni agli Autogrill: di questo passo tra non molto arriveranno anche a pretendere qualcosa sulle vincite dei biglietti della lotterIa che si vendono nelle aree di servizio. Cosa accadrebbe se le aree di servizio, per decisione degli stessi utenti rimanessero vuote? Un’ipotesi possibile visto che con le moderne vetture si possono anche fare 1.000km con un pieno. Sono convinta che basterebbero i 20 centesimi al litro sulla benzina per pagare i costi di manutenzione autostradali, senza bisogno di mettere pedaggi. In più, senza pedaggi ci sarebbe un maggiore utilizzo delle autostrade con minori incidenti sulla viabilità ordinaria. – Laura Poustis.
Leggiamo e ci chiediamo: ma quante persone sanno come stanno esattamente le cose? Quante sanno di quei 20 centesimi di euro?
Leggiamo e riflettiamo ancora: viviamo in una società, anzi addirittura in un epoca storica nella quale riteniamo che si sappia tutto su tutto; e invece, poi, giunti al dunque scopriamo di essere poco – e malissimo – informati anche su vicende che coinvolgono milioni di persone.

Pino Rauti