La scrivono i lettori la "verità" su Roma


“Lettere a via Tomacelli”, cosi’ si intitola la rubrica piu’ popolare, piu’ letta e seguita della cronaca romana del “Corriere della Sera”. La dirige – con intelligenza e buon gusto, come abbiamo già avuto modo di sottolineare- maria Latella; non esita ad affrontare, con polemico coraggio, anche i temi piu’ scabrosi; sempre sulla scorta delle segnalazioni o denunce che arrivano dai lettori.

Come’e’ stato di recente il caso, a proposito dei “disabili costretti a mendicare”; un’altra tristissima piaga della Roma dei nostri tempi. Hanno scritto a Latella, Corrado Stillo e Carmela Corso:

“Gentile Latella, i romani ed i sempre più numerosi turisti che la domenica vogliono aggirarsi tra le curiosità del mercato di Porta Portese negli ultimi tempi hanno notato un aumento di uomini e donne gravemente disabili, collocati in varie parti del percorso, a chiedere elemosina. Si tratta di mutilati gravi e gravissimi senza protesi che esibiscono le loro infermità sotto il sole domenicale per l’intera mattinata e che al termine del mercato vengono ricondotti nei lunghi non certo dignitosi da cui provengono. Pochi giorni fa a Roma sono stati arrestati tre stranieri che facevano del racket degli storpi un lucroso e proficuo commercio. I diritti delle persone con disabilità andrebbero meglio tutelati dall’indecoroso commercio che davanti a decine di migliaia di persone viene praticato da personaggi senza scrupoli. Prefetto Serra non è il caso d’intervenire? La saluto cordialmente – Corrado Stillo”

“Cara Maria Latella, sono rimasta colpita dalla tristissima I vicenda del disabile rumeno costretto a mendicare in via Condotti. Penso che sia giusto ringraziare i carabinieri per l’intervento. Ma mi domando, che succede ora a questi poveri disabili? E non sarà che dopo l’intervento in emergenza, saranno costretti a tornare sotto le grinfie dei loro aguzzini? Non dimentichiamoli.” -Carmela Corsi

Risponde Maria Latella:

“Li scaricano a Porta Portese, come scrive il lettore Stillo, e provano a piazzarli ovunque ci sia un flusso di potenziali clienti dell’ elemosina, come ci ricorda Carmela Corso che giustamente chiede di non dimenticare la vicenda di via Condotti. È un traffico di esseri umani che indigna pare vanamente da anni. Al prefetto di Roma Achille Serra si può certo chiedere un maggiore controllo, ma è al ministero degli interni che bisogna guardare. Una processione di esseri umani (spesso resi storpi dai loro stessi carnefici ), buttati sui marciapiedi, e cosa che si vede soltanto nelle nostre città. Non a Londra, né a Parigi. E c’è da chiedersi perché.- mlatella@rcs.it

Leggiamo ancora, sulla pagina curata dalla Latella; e sotto il titolo: Rientro, che choc”

“Mi riallaccio alla lettera di un viaggiatore reduce da una visita a Berlino, per notificare che un simile choc da rientro nella capale, l’ho avuto anch’io dopo anni di permanenza a Vienna .La prima impressione fu quella di essere atterrato per sbaglio in una città del terzo mondo. Tranne la bellezza millenaria di Roma, ogni alro paragone era mortificante:dalla pulizia e puntualità cronometrica dei mezzi di trasporto (ogni 3 minuti!); alla pulizia delle stazioni della meropolit (senza quella inulsa muti:clletta che qui si è astretti a’ciuu_-?prima di eri,are nell’inferno dei carri be:iame. (Laddove sulla metro di Vienna si viaggia in modo mano, trovando posto a sedere anche nelle ore di punta). Per non ripetere i rilievi già fatti ieri accennerò solo a qualche altro: la cortesia e la disponilita’ dei commessi è qualcosa che qui scarsamente attuata. E poi la sporecizia di Roma, ovunque: dai cassonetti e cestini che non vengono mai svuotati alle strade e ai giardini; veramente mi chiedevo, a Vienna, come facciano a mantenere tutto così pulito. Per non parlare della manutenzione delle strade senza buche (naturalmente parlo di Vienna); della estrema sicurezza in città, anche di notte; della inesistenza di truppe di mendicanti che qui ti assillano, appena metti il piede fuori di casa. Eppure anche a Roma ci sono , come a Vienna; tante associazioni di volontariato che assistono gli indigenti, senza che si debba essere costretti a mendicare sulla strada. E che dire della piaga dei furti da parte dei zingarelli e consimili… a Vienna non ne ho mai visti…e non siamo su Marte, ma solo a qualche centinaio di Km!! Ma probabilmente a anni luce come mentalità e capacità di gestione di un città come Roma, dove il degrado continua e cresce grazie anche ad un lassismo ed un menefreghismo imperanti – Franco Rossi