Spese e niente poteri; e tanti soldi ai “narcos”


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Gran rilievo su tutti i giornali, anche quelli di Sinistra, sulla decisione del Sindaco Alemanno di ampliare i poteri e di aumentare le risorse del XIII Municipio (Ostia). Alcuni, sulla stampa di Sinistra, hanno ricordato che sarebbe stato Veltroni, per primo, a puntare a questo obbiettivo. Ma Matteo Vincenzoni – che ne scrive sul “Tempo” – ricorda a sua volta come andarono le cose (Veltroni non uscì dalle chiacchiere); ed emergono molte “cifre” su questo versante di spese.

Ci sono, dunque, nell’area di Roma, 19 Municipi, con altrettanti “Presidenti”, che guadagnano circa 3000 euro al mese; 36.000 euro l’anno. Moltiplicate 36.000 x 19 e avrete una prima, “bella cifra”. Poi ci sono 550 fra Assessori e consiglieri, che guadagnano, in media, 1000 euro a testa al mese. E ancora, leggiamo (dopo aver appreso che presidenti, Giunte, Assessori e consiglieri non hanno alcun potere concreto!), che “i compiti maggiori sono svolti dagli uffici circoscrizionali, non certo dalla rappresentanza politica. Circa 30 persone per ogni Municipio. Un esercito di 570 persone, alcune con rispettive segreterie, al soldo della cittadinanza. Un consigliere municipale guadagna quasi 1000 euro netti al mese, il presidente più del doppio. Eppure, a differenza del sindaco di Tagliacozzo, non hanno poteri decisionali. Vengono quindi pagati per produrre faldoni di cartelle e pareri per niente vincolanti: è il Campidoglio, alla fine, che decide.

E restiamo in zona, ampliandola di poco sino ad Anzio. Dove un recente sequestro contro narcotrafficanti, ha messo in luce una massiccia ed inquietante realtà; l’operazione di sequestro, nasce in seguito ad una complessa attività svolta dalla polizia di Stato. Il questore ha richiesto al Tribunale di Roma di applicare la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e confisca dei beni, secondo la normativa antimafia, a carico di tre persone a capo di un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti a Roma e, soprattutto, a Ostia. Il Tribunale ha disposto il sequestro e la confisca dei beni nei confronti dei tre capi della banda e di altre persone coinvolte. L’intera attività investigativa e gli accertamenti patrimoniali sono stati coordinati dalla direzione distrettuale Antimafia di Roma, diretta da Giancarlo Capaldo, ed eseguiti dalla polizia Anticrimine diretta da Rosario Vitarelli. Il sequestro dei beni è in corso di esecuzione e riguarda alcuni esercizi commerciali, numerosi veicoli, quote di società di persone operanti nel settore di bar e ristorazione, a Ostia e Anzio. Insomma, una “marca di beni; e di soldi.

Umberto Giusti