Tanti Fatti nuovi “corrono all’impazzata”


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Tutti i giornali ne scrivono ampiamente con preoccupazione crescente, così come “crescono”, aumentano i fatti di cronaca in merito.
Fatti che “corrono all’impazzata”, come scrive in un ampio articolo sul “Messaggero”, Giovanni Bollea; corrono “uno dietro all’altro, in una crescita incontrollabile ed estemporanea…” e “nessuno sa come arginarli”.
Il giornalista chiede “azioni forti e trainanti” ma subito dopo sottolinea che questo dovrebbe avvenire a cura di organizzazioni giovanili, “oggi inesistenti”; e che “scuola e comunità nel loro complesso non fanno nulla per prevenire quel picco di delinquenza dell’adolescenza che ormai sta dilagando”.
In realtà, si deve constatare che esiste un grave “Vuoto giuridico”; perché la legge richiede che i ragazzi più giovani non vengano denunciati “mentre sarebbe utile che venissero segnalati al primo reato…”.
Ancora; in realtà è che ci troviamo di fronte “ad una crisi mondiale, una crisi di civiltà e uno di quei cambiamenti secolari e socioculturali…”.
Ci sono anche “cambiamenti biologici” perché in quell’età “è proprio il cervello che subisce la sua fase evolutiva finale…”.
Per esempio, e tanto per cominciare a passare al concreto: “…il test antidroga deve essere obbligatorio ed eseguito all’improvviso senza segnali di preavviso. La scuola non deve essere mai più una zona franca per lo spaccio…”.
Bisogna ricordare che “la delinquenza minorile e la devianza vanno viste come tali osservate e curate…”.
Insomma – e questa è la nostra conclusione – mentre tanti fatti sociali “corrono all’impazzata” e ce ne sono, tra di essi, anche “fatti” che sono del tutto ignoti alle generazioni precedenti, le leggi dei politici arrancano stancamente, fanno emergere “vuoti” sempre più grandi e preoccupanti. E questo vale sia a Sinistra che nel centro-destra; dove ai valori e ai principi si guarda sempre meno, diremmo sempre più distrattamente, per inseguire gli scenari rutilanti della politica spettacolo.