Vittoria Mariani da “Io, ero sua camerata”

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Caro Pino ,

te ne sei andato temporaneamente , perchè temporanea è la tua assenza in questa vita terrena dove hai tanto lottato e … molte idee hai regalato ! Quindi non mi piace parlare di te , ma mi entusiasma ancora parlare a te , parlare con te ! Hai aperto nuovi orizzonti a menti povere che poi ne hanno approfittato , forse sei stato l’Unico che al posto di apparire ti sei sempre nascosto ! Tu preferivi scrivere e regalare , tu eri nel tuo guscio ancestrale ,perchè gia avevi visto , capito e visitato ,tutto ciò che si sarebbe verificato .Lungimiranza o potere superiore di una mente che fino a gli sgoccioli , non ha mai smesso di analizzare col cuore e la passione da Uomo del profondissimo Sud .

Allora non mi piace ricordarti , perchè tu non sei un ricordo ,ma una presenza indelebile che ha già tracciato la via del cammino più difficile , ma più giusto ed entusiasmante la via dell’essere e non dello starci   ! So che perdonerai la mia assenza nell’ultimo saluto terreno che , come tu immagini ,alla fine ,risulta solo una passerella per politici assetati di poltrone .Ebbene non ci sarò perchè ho sempre avuto troppo rispetto per la semplicità con cui hai vissuto , lontano da gli effimeri clicè di una societa di imbecilli il cui unico sale è il potere ! Invece voglio ancora parlare con te , in quella eternità di idee dove tu ,resterai sempre il guerriero silenzioso che a colpi di inchiostro e di Idee ,stendeva l’avversario al tappeto , perchè in cuor suo e nostro ,sapeva di avere già vinto ! Ciao Pino , alla prossima idea che sopravvive nonostante i guitti che scimmiottano la tua splendida anima e mente !

Vittoria Mariani da “Io, ero sua camerata”

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