Altro che Italia “minore”! Il Centro di Cultura e Storia Amalfitana

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[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

C’è davvero da sorridere – e da irridere – quando si legge di “Italia minore” e cioè di tutto quello che avviene o che si fa al di fuori delle metropoli e dei centri maggiori. Nella Italia cosiddetta “minore” c’è tutto un sterminato retroterra, invece, ricco, assai ricco, anche di corposi contenuti culturali. E, avendone intenzione di farne conoscere molto, di questa Italia cominciamo – per dare un esempio probante della nostra tesi – con il “centro di Cultura e Storia Amalfitana”. Un Istituto che si batte da anni per il recupero, la conoscenza completa e il rilancio della memoria storica locale.

Dovremmo far seguire molte pagine di questo nostro sito per esporre in modo completo le attività del Centro di Amalfi ma una sintesi crediamo basti, in questa prima occasione, a fornire un quadro preciso.

Ad esempio, tra i volumi editi di recente, abbiamo: “Le culture artistiche del Medioevo in Costa d’Amalfi”, di Antonio Braca – (pgg. 367 euro 28,00) e, recentissimo, “Le arti dell’acqua e del fuoco” – “Le attività produttive protoindustriali della Costa d’Amalfi” (pgg. 291 – euro 25,00).

Un’approfondita analisi, arricchita da un notevole apparato iconografico, che osserva l’evolversi storico delle manifatture della carta, della lana, della ceramica, del vetro, delle paste alimentari, della calce e le vicende più antiche, della carpenteria navale, intimamente legate ai fiammeggianti anni della Repubblica Marinara. In questo volume la storia dell’economia e della società, la storia delle tecniche di produzione, la narrazione storica e l’archeologia industriale si fondono in un insieme denso d’informazioni che unisce, nell’indagine, Passato e Presente, nella convinzione che occorre rileggere l’esperienza storica complessiva per poter apprezzare un futuro che oggi appare sempre meno leggibile.

Ed ecco quello che vorremmo sottolineare a chi ci segue: il centro di Cultura e Storia Amalfitana è un’Associazione culturale operante nel territorio della Costa Amalfitana per finalità di ricerca e divulgazione nel campo della storia e dell’arte locale. L’Ente è inserito nella tabella degli Istituti di rilevante interesse culturale nazionale del Ministero Beni Culturali e Ambientali di cui alla Legge n. 123/80 e nella Tabella degli Enti, Istituti, Centri di Pubblica Ricerca, Dipartimenti Universitari, Fondazioni ed Associazioni di rilievo regionale (Bollettino Ufficiale della Regione Campania N.11 del 17.02.1986), ai sensi degli Artt. 2 e 3 della L.R. 49/85, è, inoltre, iscritto all’Anagrafe degli Enti Nazionali di Ricerca del Ministero della Pubblica Istruzione (cod. E 189026 M).

Il Centro svolge fin dall’istituzione attività culturali rivolte allo sviluppo degli studi storici, alla salvaguardia del patrimonio librario, documentario ed archivistico, alla tutela ed alla valorizzazione del patrimonio storico – artistico del territorio della Costiera Amalfitana comprensiva di tredici Comuni della Provincia di Salerno ed alla divulgazione della cultura locale mediante: -apertura al pubblico, mantenimento e costante potenziamento della Biblioteca di Storia, Arte e Cultura Amalfitana, regolarmente funzionante ed aperta al pubblico presso la Sede del Centro; – organizzazione di una Foto – diapoteca dei Beni Culturali del territorio della Costiera Amalfitana aperta alla consultazione di studiosi, di cultori della storia dell’arte locale e del pubblico in genere; -diffusione di fonti documentarie locali di tipo archivistico di cui si è provveduto al recupero, inventariazione, trascrizione e pubblicazione; -edizione di un periodico semestrale e di varie collane di saggistica storico – artistica e di cultura varia comunque riguardanti l’ambiente culturale Amalfitano.

Le iniziative culturali del Centro sono affidate ai seguenti settori operativi ed ai relativi responsabili di settore: 1 – Biblioteca di Storia, Arte e Cultura Amalfitana – Responsabile: Dr. Giuseppe Cobalto; 2 – Archivio Storico della Costiera Amalfitana – Responsabile: Prof. Saverio Manzi; 3 – Foto-diapoteca dei Beni Culturali del territorio della Costiera Amalfitana – Responsabile: Arch. Nicola Franciosa; 4 – Edizioni di Fonti – Saggistica storica e storico – artistica Periodico: “Rassegna del Centro di Cultura e Storia Amalfitana” Responsabili: Prof. Gerardo Sangermano, Prof. Andrea Cerenza, Dr. Luigi De stefano; 5 – Didattica, divulgazione, programmazione culturale – Responsabile: Prof. Giuseppe Gargano.

Tra le iniziative prese prima del periodo estivo, segnaliamo:

  • Incontro – dibattito su “Valli e protoindustria del Versante meridionale della penisola sorrentina – amalfitana: ricostruzione storica con “recuperi possibili dell’artigianato”.
  • La Valle dei Mulini di Amalfi – I patrimoni dell’archeologia industriale: i beni culturali per la valorizzazione e lo sviluppo integrato del territorio. Su analogo tema si è svolto, presso la Sala Genovesi della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura in Via Roma, 29 Salerno, la mostra su “La Valle dei Mulini: itinerario progettuale di un riuso possibile” abbinata alla giornata di studio su Strategie di valorizzazione della Costiera Amalfitana, forme innovative di riuso del patrimonio industriale dimesso, “Strutture dismesse della protoindustria amalfitana: progetti di riuso per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazioni culturale” (a cura della prof.ssa Maria Giovanna Riitano.

Segreteria: Centro di Cultura e Storia Amalfitana – Via Annunziatela, 44 – 84011 Amalfi (Sa) – E-mail: ccsa@amalficoast.it – Dal lunedì al venerdì: ore 8.30 – 13.30, inoltre luned’, mercoledì e venerdì: 8.30 – 13.30 e 16.30 – 19.30

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