Il “Paese Civile” è diventato mala-Italia

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C’e’ una “mala Italia” enorme, che vive nel sommerso e che solo Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato ogni tanto fanno venire alla luce. Di recente a pubblicare cifre che non trovano riscontro in alcun Paese europeo, sono state le “fiamme Gialle”.

Riprendiamo quelle piu’ significative, perche’ quelli che accedono al nostro possano prendere conoscenza con precisione di come stanno e di come vadano le cose in questa ormai degradata comunità nazionale. E ci riferiamo in particolare a quanto ha pubblicato Lavinia Di Gianvito sul “Corriere della Sera”, a proposito, appunto, del rapporto reso noto dalla Guardia di Finanza.

“Più lavoro nero, piu’ evasione fiscale. Dopo i dati in calo del 2004, nel 2005 la Guardia di Finanza ha aumentato i controlli nei settori dell’economia sommersa. E dalle verifiche è emersa una crescita sia della manodopera clandestina (+26%) sia dei contribuenti che, finora, erano riusciti a non sborsare un euro di tasse (+ 19,5 %). Ieri nella caserma di Via Nomentana, il rapporto annuale delle fiamme gialle è stato presentato dal comandante regionale, il generale Daniele Caprino, e dal colonnello Gioacchino Angeloni, capo di Stato maggiore. ” C’e’ stato un grande sforzo di riorganizzazione – ha spiegato Caprino- . E’ stato ridotto il numero dei presidi sul territorio e si e’ cercato di impiegare nelle attività operative quanto piu’ personale possibile. I dati del lazio sono quasi il 15 per cento del totale nazionale, un risultato che ritengo soddisfacente”. Su 11.530 controlli fiscali, la Guardia di finanza ha individuato un miliardo e 922 milioni di imposte sui redditi e 803 milioni di Iva nascosti all’erario. L’imposta sul valore aggiunto, tra l’altro, e’ stata al centro dell’attenzione dei cittadini, nelle segnalazioni al 117: su 4.408 telefonate, 1.129 hanno riguardato proprio l’Iva. Di evasori, ne sono stati scoperti 872, fra cui 814 totali: la maggior parte nei settori del commercio e della riparazione di veicoli (341), al secondo posto le costruzioni (130), al terzo le attivita’ immobiliari, il noleggio e l’informatica (88). Altre 35.892 verifiche hanno colpito il malcostume di non rilasciare scontrini e ricevute, mentre nei cantieri e nelle fabbriche sono stati individuati 1.425 lavoratori in nero e 646 irregolari: nel 2004 erano stati rispettivamente, 1.125 e303- Per 668 contribuenti disonesti sono scattate le denunce per vari reati (dalla dichiarazione fraudolenta alla distruzione di documenti contabili) e quattro sono stati arrestati. Nel 2005 sono cresciuti anche i controlli sulla spesa pubblica: 623 i soggetti indicati alla Corte dei Conti per aver arrecato allo stato un danno di 629 milioni. Tra i sequestri sono esplosi quelli di giocattoli, capi di abbigliamento, cd e dvd con marchi contraffatti: quasi tre milioni di oggetti. ma anche la criminalità organizzata e’ stata colpita: le Fiamme Gialle hanno bloccato denaro e titoli per 15 milioni di euro.”

Il commento è facile: viviamo in una società che ogni anno diventa sempre piu’ corrotta; perchè la dilagante sub-cultura liberalcapitalisticaintenta solo alla ricerca – comunque- del massimo profitto, a questo conduce e questo provoca. Ma c’e’ un’ altra considerazione, anche, da fare. Che cifre così alte di evasione ed omissioni, da parte di migliaia di persone – e altre migliaia sono state scoperte nel 2004; e altre nel 2003; e così via da molti anni a questa parte – non sarebbero possibili senza complicità diffuse e ramificate che fanno ancora aumentare il numero delle persone coinvolte.

Non è retorica; e non è provocatoria, la domanda da avanzare: ma che razza di società stiamo vivendo? E ci chiediamo anche: ma perchè queste cose, altrove, almeno in Europa non accadono o non avvengono in modo così massiccio?

Pino Rauti
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