La “Libertà del Lavoro” nell’Unione Europea

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[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Interessante e ricca di prospettive la riunione tenuta a Budapest dai rappresentanti dei Sindacati del Pubblico Impiego, la “Eurofedop”, alla quale ha aderito la UGL italaina. Ed è stata la responsabile del UGL-Ministeri, Paola Saraceni- che era accompagnata da Giuseppe Marro, Giuseppe Serroni, Adele Cifani e Sabina Andreuzzi- ad illustrare agli esponenti delle formazioni sindacali per lo più di ispirazione cristiana, le tesi dell’ UGL; ceh si riassumono in questo orientamento: la riduzione dei costi nelle P.A. “non deve mai andare a discapito della qualità del lavoro”. I salari europei – ha detto tra l’altro Paola Saraceni – “ vanno amronizzati ed omogeneizzati verso l’alto”. Giuseppe Marro –segratario nazionale dell’ UGL – Enti Pubblici – ha poi messo in luce i rischi cui è messa nella P.A. la qualità del lavoro a causa del ricorso appa precarizzazione dei rapporti di lavoro e della esternalizzazione dei pubblici servizi. Giuseppe Serroni – resp. Nazionale dell’UGL Agenzia Fiscali – si è soffermato in aprticolare sui problemi  “che diverranno inevitabilmente più complessi con l’allargamento dell’Unione Europea”. E va evitata “la privatizzazione del servizio pubblico dei controlli della frontiera comunitaria”

Pino Rauti

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