infovercelli24.it – Gorbaciov, l’acqua il riso: vent’anni fa vide il mondo di oggi

image_pdfimage_print

«Aveva un carisma enorme e una lucida visione del futuro. E, dal punto di vista umano, mostrava sempre una grande attenzione e disponibilità. Aveva la capacità di mettere l’interlocutore a proprio agio, ma sapeva subito cogliere le opportunità che si presentavano per tradurre nella realtà i suoi ideali alti, per i quali era disposto a rischiare». Era il 2001 quando Michail Gorbaciov, ultimo segretario del Pcus e primo presidente della Russia non più sovietica, arrivò a Vercelli. Promotore di quella visita, nata da una costola del Forum mondiale della politica ospitato a Saint-Vincent, era stato il vercellese Leonardo Gili, all’epoca commissario straordinario del Casinò della Vallée e che con Giulietto Chiesa e Lorenzo Del Boca aveva dato vita a quell’appuntamento in cui si parlava di politica, economia e futuro. E’ suo il ricordo di un leader e uomo politico che ha cambiato il corso della storia. Di quella lontana visita, in questi giorni che seguono la morte di Gorbaciov, sono tornate alla luce diverse immagini, apparse sui siti di Consorzio Baraggia, Ovest Sesia e Comune. E gli articoli nei quali Gorbaciov ricordava le radici contadine della sua famiglia ma anche rifletteva su temi che, vent’anni dopo, sono al primo posto nelle agende politiche mondiali.

A Saint-Vincent si parlò di come sarebbe stato il mondo dopo la fine del comunismo: c’era Gorbaciov, ma anche Giulio Andreotti e il generale Wojciek Jaruselski, già presidente polacco, l’europarlamentare di Forza Italia Guido Podestà, moltissimi politici dell’ex mondo comunista e socialista e Pino Rauti, storico esponente della destra italiana. «Lo invitò Giulietto Chiesa – ricorda Gili -. Era un uomo simpatico e quando gli chiedemmo se volesse fare un intervento, rispose: Cominciamo ad ascoltare».

In quel forum si parlò della fine dell’Urss e dell’Italia, del ruolo della Ue e di come sarebbe stato il mondo non più diviso in blocchi. E Gorbaciov diede del futuro una lettura quasi profetica: la fame e la povertà avrebbero aperto la strada alle migrazioni e alle guerre. Nell’agenda dei governanti del mondo dovevano dunque entrare il tema della gestione dell’acqua e del cibo, in particolare del riso, elemento alla base dell’alimentazione delle popolazioni di gran parte del pianeta.

Acqua e riso, i simboli di Vercelli: da lì nacque l’idea di invitare Gorbaciov in città. Venne creato in tempo zero un comitato organizzatore con i consorzi irrigui, il Comune, l’Università, il Politecnico che allora era a Vercelli, gli industriali risieri. In città Gorbaciov parlò nella sala del Parlamentino dell’Ovest Sesia e in Seminario, dove venne organizzata la cena di gala.

«Poteva essere l’occasione per aprire a Vercelli una sezione del Forum della politica dedicato all’acqua, ma le cose andarono poi diversamente», conclude Gili. A distanza di vent’anni, però, i temi sollevati dall’ex leader sovietico – migrazioni, fame, gestione dell’acqua – restano irrisolti nell’agenda della politica mondiale.

[Fonte: www.infovercelli24.it]

  • Facebook
  • Twitter
  • Delicious
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Add to favorites
  • Email
  • RSS

Comments are closed.

Post Navigation