Senato.it – 8ª Seduta Pubblica, interventi su argomenti non iscritti all’ordine del giorno

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SPERANZON (FdI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SPERANZON (FdI). Signor Presidente, ringrazio l’intervento del senatore che mi ha preceduto, perché mi dà l’opportunità di ripristinare la verità storica e di ricordare una figura, quella di Pino Rauti, che in questi giorni viene diffamata e dileggiata non solo in quest’Aula, ma anche da autorevoli quotidiani nazionali e locali. Voglio ricordare, a onor di verità, che Pino Rauti ha disciolto il centro studi “Ordine nuovo” prima di entrare nel Movimento sociale italiano nel 1969. La storia del movimento politico “Ordine nuovo” è successiva e non c’entra nulla con Pino Rauti (Applausi), che ha sempre condannato con fermezza il terrorismo. È come se si dicesse che io, perché ho militato nel Fronte della gioventù, ho qualcosa che fare con il Fronte della gioventù comunista, che anche in questi giorni manifesta la propria intolleranza in ogni occasione.

È stato più volte parlamentare nazionale ed europeo. Si infanga la memoria di chi ha subito processi interminabili, dimostrando la propria innocenza dopo tre gradi di giudizio. (Applausi). Diciamolo che, se non fosse un esponente della destra politica, sarebbe ricordato come un perseguitato politico in quest’Aula, non come un criminale. (Applausi). Io sono stato onorato di averlo conosciuto personalmente; ricordo un uomo di straordinaria intelligenza, di grande cultura e di enorme sensibilità, in particolare proprio per i più deboli. Teorizzava persino il superamento delle categorie di destra e di sinistra, invitando i giovani a guardare oltre e ad andare oltre. (Applausi).

L’indignazione per l’intitolazione di un circolo di Fratelli d’Italia arriva proprio da esponenti della sinistra, proprio da voi che, nelle città che avete governato e che continuate a governare, tollerate che ci siano strade, piazze e statue intitolate a Stalin, a Lenin, all’Unione Sovietica! (Applausi). Proprio voi, proprio voi, che non dite una parola perché venga tolta quell’odiosa decorazione, la più alta onorificenza di questo Stato, che è stata data a Josip Broz Tito, il maresciallo Tito, l’infoibatore degli italiani! (Applausi). E non dite nulla perché venga tolta questa intitolazione, che è la più grande onorificenza.

Concludo facendo due inviti. Uno lo faccio alla sinistra, chiedendo che la smettano di fare la caccia alle streghe, i ghostbusters; i fantasmi ce li avete a casa vostra.

[Fonte: www.senato.it]

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