Italia: i salari divorati dalle tasse

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[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Lo precisa il rapporto più recente dell’OCSE: i salari, in Italia sono tra i più bassi d’Europa soprattutto a causa del “cuneo fiscale”, la differenza tra, quanto costano i lavori e quanto concretamente incassano, pagate le tasse.
Sui trenta Paesi che fanno riferimento all’organizzazione di Parigi, l’Italia si colloca al 23° posto: davanti, in termini di salari, ci sono non solo Gran Bretagna, Giappone, Stati Uniti, Germania e Francia ma praticamente tutti i Paesi europei. Gli italiani nel 2008 hanno guadagnato il 17% in meno della media Ocse; la busta paga media non arriva a 16mila euro l’anno (poco più di 1.300 euro al mese). A influire negativamente è soprattutto il cuneo fiscale: il peso di tasse e contributi per un lavoratore dal salario medio (single e senza carichi di famiglia) è del 46,5%. In questa classifica l’Italia risulta infatti al sesto posto tra i trenta paesi Ocse, partendo da quelli dove è maggiore il peso fiscale…”.

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