“L’Europa assediata”

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E’ questo il titolo di unarticolo lucidissimo di Alberto Ronchey; il fatto che sia uscito come editoriale sul “Corriere della Sera” – giornale intriso purtroppo da un iriducibile sinistrismo cultule – gli dà a nostro avviso maggior valore

Del tutto controcorrente con il suo giornale, con la l’abituale pacatezza e capacità “strategica” di analisi, Ronchey affronta il tema delle “ondate di immigrazione islamica”. E comincia con una annotazione di estremo interesse:

Qualche decennio prima di Samuel Huntington, fu lo storico Fernand Braudel a percepire dinanzi al panarabismo e all’islamismo la prospettiva degli «scontri di civiltà». Oggi, l’Islam ideologico sfida con ogni mezzo la supremazia degli occidentali che oltre tutto proteggono Israele, mentre la , mobilità intercontinentale di massa con l’intensa prolificità di africani e mediorientali può travolgere r confini e sconvolgere costumi o regole delle società «infedeli». “.

L’Europa è particolarmente vulnerabile, data la nota situazione demografica; anche qui’ Ronchey fa centro, riferendosi a Gheddafi, a quello che ha detto in una intervista ad “Al Jazeera” riposrtata da “La Stampa” del 3 maggio:

«Vedo segni che preannunciano la vittoria di Allah sull’Europa senza ricorso a spade o fucili… Abbiamo in Europa cinquanta milioni di musulmani e la trasformeranno in un continente islamico fra pochi decenni».

Ecco il problema; il “nodo” vero e terribile del problema: di fronte ad una Europa che invecchia, cresce – e deborda; come è inevitabile – la popolazione asiatica, africana ed araba; e l’Italia, come già detto, si trova in prima fila perchè ” è la prima terra di sbarchi della immigrazione clandestina; e l’Europa si sente – ed è – assediata, dal futuro piu’ o meno prossimo derivante “dall’incombente superpopolazione africana”

Prosegue Ronchey:

“Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Geografico De Agostini, gli africani risultano 852 milioni. Un secolo fa, venivano stimati 170 milioni. L’intera Ue-25 contiene 458 milioni di abitanti concentrati per gran parte nell’Europa occidentale, quella che attira le moltitudini erratiche dell’Africa. Sulla portata di simili problemi e prospettive sarà indispensabile riflettere a fondo, se possibile in termini realistici…

Pino Rauti
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