Roma nella morsa dei “palazzi” politici

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Risulta dagli ultimi calcoli: l’Italia spende per Parlamento, Ministeri, eccetera; e per stipendi e portaborse esattamente 942.150.350 euro l’anno contro i 517 della Germania, i quasi 488 della Francia, i 226.458.00 dell’Inghilterra e i 74.315.320 della Spagna. Ne scrive, in un ampio servizio – che, se avessimo mezzi, diffonderemmo integralmente in apposito pieghevole – ne scrive sul “Il Messaggero”, Stefano Soli. Leggiamo, tra l’altro: Gli immobili sedi di istituzioni parlamentari erano 5 nel 1948, oggi gli edifici hanno raggiunto quota 32. Il Senato ha diciassette palazzi, per 109.000 metri quadri, di cui tre di proprietà e cinque in affitto (circa 4 milioni di euro) e il resto (prestigiosi palazzi storici) in uso gratuito. La previsione di spesa per il 2005 per gestione, manutenzione e restauro veniva stimata in 18 milioni di euro. La situazione non è molto diversa per la Camera: quindici edifici tra quelli di proprietà (la maggior parte) e quelli in affitto, il cui costo annuo sfiora i 5,3 milioni. Per gestire e mantenere tutto ciò, si spendono oltre 40 milioni di euro l’anno. Poi c’è Palazzo Chigi: diviso su 14 sedi (prima erano 22), spende 13 milioni l’anno tra affitti e manutenzioni. Ma l’esigenza di nuovi spazi continua a crescere: dal 2003 il Senato ha acquistato due edifici e affittato un terzo.

Il centro storico di Roma è così sempre più territorio dei politici, più che della politica, un territorio assediato. Sul quale hanno piantato la bandiera oltre che, ovviamente, i Ministeri anche le Regioni, con le loro sedi di rappresentanza, e una vera e propria galassia di enti minori…” Perchè la politica produce lavoro, in senso stretto, diretto. Sono circa 300 mila infatti le persone che ne traggono sostentamento. Con stipendi che variano, a seconda dei ruoli, dagli 800 euro di un consigliere circoscrizionale ai 12.550 di un deputato regionale, fino ai 15 mila di un deputato nazionale…”

Le “consulenze” sono una delle voci piu’ “dolorose”: secondo i dati raccolti da Cesare Salvi e Massimo Villone nel libro “I costi della democrazia” (ed. Mondadori), tra il 2003 e il 2004 le spese relative a incarichi a soggetti esterni sono aumentate del 19 per cento. Una vera e propria questione morale..”

Il fatto è, dunque, che i parlamentari italiani sono i più pagati d’Europa: oltre 15 mila euro (lordi al mese) a fronte dei 10 mila dei loro colleghi inglesi…

Prodi ha subito “tagliato” l’uso degli aerei di Stato e il professor Elio Veltri ha analizzato un po’ di dati. Camera e Senato costano circa 2 miliardi di euro l’anno. Montecitorio, da solo, costa il doppio del Bundestag tedesco e dell’Assemblea nazionale francese. Il quadruplo dei Comuni inglesi e più di dieci volte del Parlamento spagnolo. In dieci anni – si legge nell’analisi di Veltri – il bilancio di palazzo Madama è raddoppiato, passando da 297,6 milioni di euro del 1995 ai 550,7 milioni del 2005. Governo e ministeri costano 1,2 miliardi di euro (personale, consulenze, gestione degli uffici dei ministri e dei sottosegretari). I ministeri che costano di più sono Ambiente, trasporti e Difesa.

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