Stranieri in Italia sono sempre di più

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[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Sono molte le cause che fanno aumentare gli stranieri in Italia.
Ci rifacciamo ad un articolo  di Fiorenza Sarzanini sul “Corriere della Sera”, che si rifà ai “numeri” elaborati dal ministero degli Interni.
Ecco come stanno le cose:
“Nei primi quattro mesi di quest’ anno, il 38% per cento di coloro che hanno chiesto asilo in Italia ha ottenuto comunque un riconoscimento di protezione umanitaria”. Questi numeri “dimostrano una tendenza che non si ferma ma aumenta continuamente. La maggior parte di coloro che fanno domanda di protezione sono i migranti che attraversano il mare pur di raggiungere il nostro Paese, il resto passa via terra sfruttando le regole di Schengen. Tra loro molti minori di i8 anni, che viaggiano da soli, sempre più spesso senza una meta o familiari da raggiungere in Europa. La legge prevede che questi stranieri debbano essere identificati e tutelati.
Sono 6.324 le istanze depositate tra gennaio e aprile. In cima alla lista ci sono i nigeriani con 1.040 domande, subito dopo gli eritrei con 745 e poi i somali con 650. Ma il dato interessante riguarda i permessi accordati. Su 9.599 pratiche esaminate in questo primo periodo del 2009 (il numero tiene conto anche del pregresso) sono stati concessi 2.952 riconoscimenti, vale a dire il 37,29 per cento. Per avere un’idea dell’andamento relativo allo scorso anno, basti pensare che le domande pervenute erano state 31.097 e quelle esaminate 21.933. La protezione era stata concessa a ben 10.849 persone, con una media pari al 49,46 per cento.
A leggere i dati relativi a questi primi quattro mesi, si scopre che 559 persone (il 5,82 per cento) hanno ottenuto lo status di rifugiato, 2.393 (24,93 per cento) la protezione sussidiaria e 627 (6,53 per cento) quella umanitaria. Il quadro bene fotografa l’andamento dei flussi migratori perché evidenzia il tipo di persone che arriva in Italia. Il permesso di soggiorno per protezione umanitaria viene infatti rilasciato dalle Questure, «dietro raccomandazione della Commissione Centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato, quando – a seguito di esito negativo della domanda d’asilo – si riscontra che sarebbe comunque pericoloso per la persona un suo rientro nel suo Paese d’origine”.

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