Il “cibo impazzito” delle multinazionali

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[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]

Continua a circolare con successo – ed anzi comincia a “far testo” – un libro che, all’inizio, era passato quasi sotto silenzio. Si tratta de “Il cibo impazzito” – Il caso europeo della contraffazione alimentare”, di Iean-Claude Iaillette (Edizioni Feltrinelli – pgg. 160 – Euro: 12,39).

Ci sono non solo denuncie assai documentate su quei “rischi” dell’alimentazione che ormai sono all’ordine del giorno ma vi vengono ricostruite nei dettagli quali sono, nel profondo, i “mali” di tutta l’industria alimentare, dai polli alla diossina alla carne agli ormoni alla “listeria” che insidia il mondo sterminata dei formaggi.

Ci sono colpe su due versanti: di astensione ed inerzia da parte dei poteri statali e di interventismo torbido ad opera delle Multinazionali, quelle che poi controllano la produzione delle farine animali e degli organismi geneticamente modificati.

Iean-Claude Iaillette, oltre che un ottimo libro ha scritto anche un vivace, avvincente reportage giornalistico, con lo stile che gli appartiene, da quel famoso “saggista” e reporter che è, con scritti su “Liberation”, da direttore di “Que choisir?” e di lauria – libera su “Marianne”.

Pino Rauti

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