Roma, 12 feb. (LaPresse) – “Questa mostra – ha dichiarato Ignazio La Russa – colma un vuoto di informazione non si tratta di qualcosa solamente a carattere storico. Questa pubblicistica testimonia la volontà di non scomparire da parte da parte di chi credeva che le proprie idee non fossero sconfitte”. Per Isabella Rauti, “la mostra viaggia su due piani paralleli: l’editoria, con il suo fiorire di pubblicazioni di destra anticomunista, e la propaganda politica in senso stretto, ovvero gli strumenti di divulgazione utilizzati dal Movimento Sociale italiano. All’interno dell’Msi e, più in generale nella destra, erano presenti molte anime, anche diverse tra loro, ma con un comune denominatore nella stessa visione del mondo, quella visione che ancora oggi dà voce ad una comunità che viene da una storia poco conosciuta ma la cui cultura ha avuto la capacità di essere avanguardia e di individuare temi di attualità. La mostra restituisce nel suo insieme un racconto che potremmo definire ‘del pensiero lungo’ che ha le sue radici e la sua identità e che consente di leggere ed interpretare le sfide politiche attuali e le emergenze”. POL NG01 ddn/dab 121813 FEB 20