newsicilia.it – Catania, presentazione del libro “Oltre la Destra. Storie e uomini nel Movimento Sociale”

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CATANIA – Nel clima pre-pasquale del 5 aprile 2023, la storica sede di corso Sicilia 11, vanto della destra catanese, ha fatto da magnifico scenario alla presentazione di un libro di cui si avvertiva la mancanza, tanto nel panorama editoriale quanto tra il vasto pubblico dei lettori con interessi per la politica vissuta, quella, per intenderci, antitetica ai poltronismi d’accatto e fatta di passione e slancio.

Oltre la Destra. Storie e uomini nel Movimento Sociale“: sotto questo titolo, le edizioni “Eclettica” hanno dato alle stampe un agile volume collettaneo, formato da 11 brevi articoli nei quali sono stati tratteggiati, nella forma della biografia politica, gli uomini che nella “Prima Repubblica” (1948-1992) hanno militato e (ben) speso la loro vita all’insegna dei valori del lavoro, della comunità nazionale, dell’importanza dei valori spirituali su quelli materialistici, all’epoca tanto in voga nelle “declinazione” di matrice capitalista o comunista.

Gli interventi

Il moderatore dell’incontro, Gaspare Pagano, a nome del Circolo “Stella Rao” ha introdotto gli interventi dei relatori, sottolineando l’importanza di una vita spesa all’insegna dell’impegno politico e civile.

A nome delle istituzioni, il dott. Alberto Cardillo, esponente di punta del Parlamento Siciliano, ha messo in evidenza come la coerenza, sia pure nel lungo periodo, ripaghi sempre nei termini della gratificazione elettorale: aver privilegiato “ciò che è stato ritenuto giusto” a banali tornaconti personali è stata la cifra della recente affermazione di FdI.

A seguire, uno degli autori del volume, il dott. Andrea Scaraglino ha ricostruito l’apporto del “Movimento Sociale Italiano” all’analisi di fenomeni oltremodo spinosi per la nostra storia recente, quali la lotta alla mafia e il contrasto al decentramento forzoso di competenze, voluto con l’istituzione delle regioni.

A implementare l’entusiasmo del pubblico ha poi pensato il dott. Pierpapolo Naso, che ha tenuto una relazione dettagliata sugli esponenti di quella “Destra Sociale“, in primis Teodoro Buontempo, che hanno dedicato la loro vita alla riconsiderazione di tutti quegli emarginati dai terribili processi di industrializzazione forzosa, propria dell’Italia tra gli Anni Cinquanta e gli Anni Settanta del secolo scorso.

Come dimenticare i cassintegrati della Fiat o gli operai del mai realmente operante stabilimento di Gioia Tauro? L’intervento conclusivo, tenuto dal prof. Leonardi, storico del Medioevo dell’Università di Catania, ha fatto appello alla necessità di riscoprire le radici identitarie e sociali della Destra, senza la cui consapevolezza ogni azione politica è destinata ad arenarsi nelle sabbie di un’immediatezza superficiale e priva di ogni fondamento.

Inoltre, lo studioso ha ripercorso il magistero, sempre attuale, di politici dal forte profilo intellettuale, quali Pino Rauti e Beppe Niccolai, da reinterpretare per vivere con una diversa consapevolezza il nostro presente e consegnare alle future generazioni un ricco patrimonio di idee e progetti che aspetta di essere riadattato ai tempi che verranno.

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Il dibattito

Il pubblico presente non ha di certo “peccato” di inerzia: tutta una serie di interventi hanno, al contrario, dimostrato l’esistenza vivace e partecipe di quella che un tempo veniva definita la “base militante”.

Dal ricordo di Benito Paolone alle memorie su Vito Cusimano, il dibattito ha lasciato tutti i presenti concordi su un dato di partenza ineludibile: senza ideali e senza una sana passione civile, la politica scade al livello di una gretta lotta per il potere.

A gran voce, è stato chiesto da tutti di organizzare altri incontri a sfondo culturale, grazie ai quali, per dirla con Aristotele, l’essere umano, per sua intima natura “creatura politica” possa continuare a curare l’interesse per la sfera pubblica e comunitaria.

La video-intervista

Articolo redatto in collaborazione con il prof. Marco Leonardi

[Fonte: newsicilia.it]

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