[La data originale di pubblicazione del presente articolo è precedente a quella attuale – © Centro Studi Pino Rauti – Tutti i diritti riservati]
Straordinaria, in Alto Adige, la trasformazione di tanti “masi” che adesso sono diventati – ma nel rigido rispetto di ambiente e territorio – lussuosi mini-alberghi. Una vera e propria “mutazione” che vede le camere con arredi rustici d’epoca a pochi metri da splendide discese nevose. A Vipiteno, ci sono masi-fattoria che offrono “charme e relax” (a 19 euro!). Secondo Matthias Horx, esperto di megatrend economici del Future Institute di Kelkheim (Francoforte), l’incalzare di notizie catastrofiche di cronaca e l’incertezza per il futuro favoriscono vacanze, non importa se brevi o lunghe, nella tranquillità e nel silenzio: “C’è il bisogno di rifugiarsi in ambienti integri dove passare il tempo con gli amici o con la famiglia, in un’atmosfera di semplicità ma senza negarsi i comfort”. Un riscontro a queste affermazioni è “la crescita continua del turismo rurale di qualità in Alto Adige che ha superato i 40 milioni di euro del fatturato 2004″, sottolinea Hans Kienzl, direttore del Gallo Rosso, marchio registrato che riunisce masi e agriturismo tirolesi. “Il trend, oggi, è proprio quello di preferire i masi-fattoria rispetto ad altre forme di ospitalità”. A incoraggiare questa scelta contribuisce anche il prezzo contenuto: una camera con prima colazione in una fattoria costa circa 19 euro, mentre gli appartamenti per 2 persone partono da 30 euro a notte.
Per capire bene, riflettere sul fatto che tra i masi più selezionati intorno a Vipiteno c’è il “Saxlho”, nel minuscolo borgo di Stilves, che risale al 1490; e se si va a Mules, si trova l’Hotel Stafler, costruita come locanda nel 1270.